(quirinale.it)

ROMA - Il tema del decreto legge recante la riforma recente sulla cittadinanza "ha suscitato attenzione e dibattito nelle comunità degli italiani". Per questo "sarà certamente utile" e "da seguire con attenzione la riflessione che si aprirà sul tema nel vostro Consiglio, per favorire una meditata considerazione, ed eventualmente anche qualche riconsiderazione, dei temi che si sono aperti". È quanto detto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai consiglieri del CGIE ricevuti al Quirinale questo pomeriggio.
Mattarella, prima di soffermarsi sulla questione cittadinanza, ha prima ascoltato l'intervento della Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi, poi preso parola dando il benvenuto a tutti i Consiglieri presenti esprimendo loro un "sentimento convinto di riconoscenza per il lavoro che svolgete al servizio delle nostre comunità nel mondo".
Quelli dei consiglieri è, secondo il Capo dello Stato, un "impegno quotidiano" che "sostiene ed esprime il legame tra l’Italia e i milioni di connazionali che si trovano al di fuori dei confini del nostro Paese". "Contribuite, con grande merito, a rappresentarli - ha spiegato -. Un’ampia popolazione, composta da collettività all’estero, che sono parte integrante del tessuto del Paese".
Mattarella ha dunque ricordato la partecipazione al voto da parte dei connazionali all’estero, definendola come "espressione di cittadinanza attiva" che "concorre all’energia che fa vivere la nostra società democratica". Comites e CGIE sono dunque organismi che "rafforzano la concezione di una democrazia libera, aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere".
Più avanti, il Capo dello Stato ha voluto anche ricordare la storia della migrazione italiana, etichettandola come "parte essenziale della nostra identità nazionale". "Dalle grandi migrazioni successive all’Unità d’Italia, alle numerose partenze nel secondo dopoguerra - ha spiegato -, generazioni di italiani hanno trovato destini migliori al di fuori del nostro Paese, sostenendone, in modo determinante, la ripresa e lo sviluppo, anche con le consistenti rimesse finanziarie del secolo scorso".
E sono loro, gli italiani al di fuori dell'Italia, che con il loro apporto hanno portato a "legami preziosi fra l’Italia e i Paesi di accoglienza, legami alimentati dal rispetto e dall’ammirazione per quanto essi hanno saputo realizzare".
Le collettività italiane hanno dunque "saputo rendere "prossima" l’Italia a tutte le latitudini. Anche nei luoghi più remoti sono stati ambasciatori autentici della italofonia. Si tratta di un elemento rilevante nella politica internazionale della nostra Repubblica, affermando valori come il dialogo, la laboriosità, l’accoglienza, la pace".
E ha poi voluto sottolineare in particolare il ruolo fondamentale svolto dalle donne migranti, definite come "custodi della lingua, della cultura, delle tradizioni" che sono riuscite a mantenere "vive le radici con l’Italia, finanche in contesti difficili". "Educatrici, scienziate, imprenditrici, operatrici culturali: la loro presenza ha rappresentato la struttura portante delle nostre collettività all’estero, contribuendo in modo decisivo alla loro coesione e, al tempo stesso, all’integrazione nelle comunità d’accoglienza", ha detto avviandosi alla conclusione del suo discorso.
Prima di chiudere, però, un accenno anche sui giovani e sulla nuova mobilità: "È frutto di quella dimensione globale, di quella spinta all’unità, che deriva dalla consapevolezza del destino comune dell’umanità", ha spiegato. "Per le più giovani generazioni l’esperienza all’estero rappresenta sovente parte di un percorso di arricchimento, che può preludere al rientro, con una dinamica diversa dal passato, in cui partenza e ritorno disegnano una realtà di vasi comunicanti in grado di arricchirsi vicendevolmente, oltre a rappresentare una sfida permanente per l’Italia perché sappia essere attrattiva".
"È in questo percorso comune, fatto di lavoro tenace e di impegno ideale, che il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e il contributo di tutti voi Consiglieri assume un ruolo rilevante, consentendo di dare voce alla grande pluralità dei nostri concittadini all’estero e alle loro sensibilità", ha concluso il Presidente Mattarella augurando a tutti i Consiglieri del CGIE un buon lavoro per l’Assemblea Plenaria, che si terrà fino a venerdì, e ringraziandoli per "la dedizione che rivolgete a realtà che concorrono concretamente a comporre l’Italia".