(Foto Ansa)

di ENRICO PIRONDINI

Tutti in Piazza del Nettuno, cuore di Bologna, per festeggiare il 17esimo scudetto della Virtus Bologna vittoriosa a Brescia in Gara 3. La festa è andata avanti tutta la notte in concomitanza della esplosione di gioia al PalaLeonessa di Brescia dove giocatori, tifosi e staff, prima ancora delle premiazioni, si sono collegati in videochiamata con Palonara al grido: ”Achi, ti amiamo. È il tuo scudetto”. Missione compiuta. Dopo 4 anni e altrettante finali, le Vu Nere hanno vinto il titolo n. 17 trionfando nella tana bresciana. Pratica sbrigata in 40’ con un punteggio inequivocabile: 96-74.

Sugli scudi l’allenatore Ivanovic, il primo coach di serie A a conquistare il tricolore da allenatore subentrato. Miglior uomo in campo il georgiano Shengelia ma eccezionali anche Cordinier, Pajola, Diouf. Sul loro standard abituale Hackett, Taylor, Akele, Belinelli (una carriera da incorniciare). A proposito: Belinelli, 39 anni, bolognese doc, è al suo terzo scudetto, primo italiano a vincere un titolo NBA. Anche Marco probabilmente ha disputato l’ultima recita. È a un passo dall’addio.

Monologo virtussino

È stata una Gara3 senza storia. Già prima della fine i primi tifosi si sono riversati sul Nettuno per celebrare il Tricolore con fumogeni e cori. È stata anche la partita di Achille; subito dopo la vittoria i compagni gli hanno dedicato lo scudetto con una chiamata in ospedale. Poi al Sant’Orsola hanno chiesto anche un permesso speciale per fargli toccare l’ambito trofeo. È il caso di ricordare che domenica, prima del ricovero, la squadra era andata a salutarlo sotto casa. Tutti vicini ad Achille che dovrà affrontare la leucemia. Ha detto per tutti Marco Belinelli: ”Noi portiamo questa Coppa ad Achille. Volevamo vincere lo scudetto per lui e ci siamo riusciti”.

Un’annata magica per Bologna

Un 2025 magico, impossibile da dimenticare. Un mese fa la città aveva anche festeggiato il successo nel calcio grazie alla vittoria dei ragazzi di Vincenzo Italiano nella finale di Roma contro il Milan (14 maggio 1-0); una vittoria che mancava da 51 anni. La notte magica di Bologna è stata arricchita dal primo podio conquistato dal concittadino Kimi Antonelli, 18 anni, che domenica in Canada ha ridato all’Italia un podio in Formula 1 che mancava dal 2009. Osannato anche il baby fenomeno.