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Salernitana-Sampdoria, i campani retrocedono in serie C. Partita sospesa sullo 0-2 per lancio di fumogeni e seggiolini

(da salernitana.it)

di FILIPPO LIMONCELLI

La Salernitana saluta la Serie B nel modo più doloroso e turbolento, retrocedendo direttamente in Serie C. Dopo la sconfitta per 2-0 all’andata contro la Sampdoria, la squadra campana aveva bisogno di un’impresa al ritorno, ma il sogno si è infranto tra delusione, polemiche e disordini. Già nel primo tempo la Samp, solida e ordinata, aveva gestito la gara con lucidità, colpendo con Coda al 30’, su cross dalla destra. Pochi minuti dopo l’inizio della ripresa, è arrivato il raddoppio con Sibilli, lesto a ribadire in rete dopo una parata di Christensen.

La tensione era già palpabile: la Salernitana, sotto di quattro reti nel doppio confronto, sapeva di dover segnare 4 gol in meno di 45 minuti per salvarsi. Ma lo spettro della Serie C è diventato realtà al 66’, quando dalla curva granata è iniziato il lancio di petardi, fumogeni e infine seggiolini. L’arbitro Doveri ha interrotto il match una prima volta, poi definitivamente al 75’, decretando di fatto la fine dell’incontro.

Tra caos, polemiche e giudice sportivo

Non è stata solo la partita in campo a decretare la retrocessione, ma anche un clima di polemiche acceso fin dai giorni precedenti. La Salernitana, inizialmente destinata ad affrontare il Frosinone nei playout, ha visto cambiare scenario a causa del caos Brescia, che ha salvato i laziali e regalato una seconda possibilità alla Samp, retrocessa sul campo. Una decisione mal digerita in Campania.

A peggiorare la situazione, dopo la gara d’andata, parte della squadra e dello staff salernitano ha subito un’intossicazione alimentare durante il viaggio di ritorno da Genova. La richiesta di rinvio del match, che inizialmente era previsto per venerdì, è stata respinta, aumentando la frustrazione e la rabbia.

Alla fine, la Salernitana ha chiuso in maniera drammatica un’annata disastrosa, culminata con una sconfitta a tavolino per 0-3. La Sampdoria, allenata da Daniele Evani, festeggia una sofferta salvezza, mentre a Salerno si apre una ferita che difficilmente si rimarginerà in fretta.

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