LUCCA – “L’ultima crociera. Quando erano gli italiani stranieri e nemici”: è il romanzo di Chiara Clini (ed. Piemme, 2024) ispirato alla storia vera di Uberto Limentani. Al centro del romanzo la triste vicenda della nave da crociera Arandora Star sulla quale nel 1940 furono imbarcate persone di varie nazionalità, in gran parte emigrati italiani, che il governo inglese voleva deportare, in seguito alla dichiarazione di guerra di Mussolini, ritenendole nemiche. Oggi 2 luglio – anniversario dell’affondamento dell’Arandora Star – la presentazione del libro a Lucca ,presso il Giardino del Museo della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana. Londra, 1940. Jacopo Abramo Errera, giovane ebreo veneziano, ha abbandonato l’Italia per sfuggire alle retate del governo fascista. Dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini, però, il governo inglese lo etichetta come nemico e collaboratore del regime. Il suo è il destino di moltissimi innocenti che hanno raggiunto il Regno Unito: Churchill ha ordinato di rastrellare italiani, tedeschi e austriaci senza distinzione. Così, dopo un breve periodo di detenzione in un campo di prigionia, oltre mille uomini vengono imbarcati sull’Arandora Star, una nave da crociera pronta a dirigersi oltreoceano per allontanare la minaccia. Harriet fa parte della Aliens Advisory Committee, la commissione incaricata di giudicare i cosiddetti “stranieri nemici”. Ha partecipato all’interrogatorio di Jacopo e ha letto nei suoi occhi l’innocenza, oltre che l’anima di un uomo buono e sincero. Se ne è innamorata subito, e vuole salvarlo. Inizia così una disperata e difficile corsa contro il tempo. Wolfgang è un marinaio dell’U-boot che punta i siluri contro la Arandora Star. Stringe tra le mani una copia logora di Moby Dick. Chiara Clini, all’esordio nel romanzo, costruisce un affresco storico di grande portata, un commovente e intenso racconto a più voci. Chiara Clini, nata a Parma, è attrice di teatro e sceneggiatrice. Diplomata in recitazione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha lavorato con il Teatro Stabile di Bolzano, di Venezia e con Nuova Scena di Bologna. Nel 2002 è Ilse ne I giganti della montagna per la regia di Nanni Garella. Laureata in Lettere con una tesi sulla drammaturga Sarah Kane, ha scritto per numerose serie televisive Rai e Mediaset, fra cui Nati ieri, Codice rosso, Un amore, Una vendetta. Nel 2024 ha scritto l’adattamento drammaturgico del racconto vincitore del Campiello Giovani, in scena a Padova. Un suo prozio, Guido Conti, ha vissuto in prima persona la tragedia dell’Arandora Star. Oltre alla presentazione del libro di Chiara Clini da oggi 2 luglio la Fondazione Paolo Cresci rende disponibile on line sul suo sito il documentario “Arandora Star. La tragedia dimenticata”. Prodotto in collaborazione con l’emittente televisiva Noi Tv, con la regia di Paolo Bertola e la voce narrante di Eros Pagni. Da alcuni anni si è fatta finalmente luce sui fatti storici come sono avvenuti e la vicenda è uscita da un oblio dove solo le famiglie degli scomparsi coltivarono nell’intimo il ricordo e il dolore per la perdite dei loro congiunti. Grazie alle scoperte di una studiosa fiorentina Maria Serena Balestracci, la Fondazione Paolo Cresci di Lucca, nel 2004 si fece carico di approfondire le vicende di questo terribile evento che, oltre agli aspetti legati agli eventi bellici, rappresenta una pagina poco nota, ma importante, della storia dell’emigrazione italiana nel Regno Unito. Le testimonianze raccolte dalla voce degli ultimi protagonisti della vicenda e dei familiari delle vittime, le foto e i documenti ritrovati, consentirono la pubblicazione di libri e la realizzazione di un documentario dal 2 luglio in internet.
85° anniversario del naufragio dell’Arandora Star, Fondazione Paolo Cresci di Lucca
