di SILVIA DI PASQUALE
Su un mega yacht ormeggiato davanti alla Costa Smeralda l’incontro tra l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, il ministro israeliano Ron Dermer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Obiettivo dell’incontro: trovare un eventuale accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. La scelta della location suona un po’ come un paradosso, considerando che in queste stesse ore fanno il giro del mondo le immagini dei bambini palestinesi denutriti a causa del conflitto, cui si aggiunge anche il grido di allarme dei giornalisti delle più importanti agenzie di stampa mondiali che stanno patendo la fame in loco, confermando quelle che sono le condizioni di vita oggi nella striscia.
La proposta di una tregua
In base alle pochissime indiscrezioni che filtrano, Witkoff era atteso questa mattina all’aeroporto di Olbia per essere poi trasferito a bordo di una grossa imbarcazione davanti alla costa. Hamas ha confermato di aver presentato la sua risposta alla proposta israeliana di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, con i negoziatori di entrambe le parti che hanno tenuto colloqui indiretti con i mediatori in Qatar. “Hamas ha appena presentato ai mediatori la sua risposta e quella delle fazioni palestinesi alla proposta di cessate il fuoco”, ha dichiarato il movimento islamista in un comunicato pubblicato su Telegram. La risposta include proposte di emendamenti alle clausole sull’ingresso degli aiuti umanitari, mappe delle aree da cui l’esercito israeliano si dovrebbe ritirare e garanzie sulla fine definitiva della guerra, secondo una fonte palestinese vicina ai colloqui in corso a Doha.
I negoziati
I negoziatori stanno cercando di raggiungere un accordo su una tregua che consentirebbe il rilascio di 10 ostaggi israeliani in cambio di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi. Vero è che i colloqui vanno già avanti da settimane senza una svolta, con ciascuna parte che accusa l’altra di rifiutarsi di cedere su richieste chiave. Per Israele, smantellare le capacità militari e governative di Hamas non è negoziabile, mentre il movimento chiede solide garanzie per una tregua duratura, un completo ritiro delle truppe israeliane e il libero flusso di aiuti umanitari a Gaza. Nella giornata di ieri, il portavoce del governo israeliano David Mencer ha accusato Hamas di ostacolare le trattative. “Israele ha accettato la proposta del Qatar e la proposta aggiornata dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff, è Hamas che la rifiuta”, ha dichiarato ai giornalisti.