Il caso Jeffrey Epstein continua a montare negli Stati Uniti e con i colloqui tra Ghislaine Maxwell e il vice procuratore americano, entrati nel loro secondo giorno, ai piani alti del business e della politica in molti cominciano a tremare.
Intanto Ghislaine Maxwell ha dato i nomi di "cento persone" legate al finanziere pedofilo Jeffrey Epstein. Lo ha detto il suo legale David Oscar Markus, parlando con i media americani.
Donald Trump ostenta disinteresse per lo scandalo e lascia il Paese per occuparsi dei suoi affari in Scozia frenando sulla possibilità di concedere la grazia alla complice del pedofilo, mentre il Wall Street Journal continua a tirare fuori scoop sui rapporti tra il finanziere e praticamente tutto il gotha degli ultimi venti anni. Il presidente ha ripetuto di "non essere mai stato informato che il suo nome" fosse nei file sul caso Jeffrey Epstein. Lo aveva già detto a metà luglio ma lo ha ribadito oggi, al suo arrivo in Scozia, dopo uno scoop del Wall Street Journal secondo il quale il tycoon avrebbe ricevuto un briefing sull'argomento a maggio dalla procuratrice generale Pam Bondi.
"Non ho niente a che fare con quell'uomo", ha assicurato il presidente americano parlando con i giornalisti alla Casa Bianca ribadendo di non aver mai messo piede sulle famigerate isole dove Eptstein e i suoi sodali consumavano i loro festini.
"Clinton ci sarà andato una ventina di volte", ha poi accusato The Donald approfittando del fatto che proprio in queste ore il Wall Street Journal ha pubblicato la lettera dell'ex presidente per i 50 anni di Epstein.
"È rassicurante, non è vero? Essere durati così a lungo, in tutti gli anni di apprendimento e conoscenza, avventure e [parola illeggibile], e avere anche la curiosità infantile, la spinta a fare la differenza e il conforto degli amici", è l'affettuoso messaggio scritto con la caratteristica calligrafia di Bill. Un portavoce del democratico ha rifiutato di commentare, limitandosi a ricordare una precedente dichiarazione secondo cui Clinton aveva interrotto i rapporti più di un decennio prima dell'arresto di Epstein nel 2019 e non era a conoscenza dei suoi crimini.
Nella lista figurano altri nomi di personaggi che staranno seguendo con interesse gli sviluppi di questi giorni. Tra questi il miliardario di Wall Street Leon Black, la stilista Vera Wang e il magnate dei media Mort Zuckerman.
Quanto alla presunta lettera oscena che Trump avrebbe scritto al finanziere nella stessa occasione il presidente continua a sostenere di non saperne nulla, lanciando perfino l'ipotesi che qualcuno lo abbia voluto incastrare scrivendo il messaggio e firmandolo con il suo nome. "E' successo spesso in passato", ha detto ripetendo che tutto lo scandalo non è altro che "una bufala" ed una "caccia alle streghe" architettata "dalla sinistra radical".
Sull'eventuale 'perdono' a Maxwell, invece, non vuole ancora sbilanciarsi. "E' una cosa a cui non ho pensato". D'altra parte neppure il legale della britannica vuole parlare esplicitamente di grazia. Nel secondo giorno di colloqui con il vice procuratore generale Todd Blanche nel tribunale di Tallahassee, in Florida, l'avvocato David Oscar Markus si è limitato a dire che la sua assistita "ha risposto a tutte le domande in modo sincero, onesto e al meglio delle sue capacità" e che i due colloqui sono stati molto produttivi.
Certo non ha nascosto che l'obiettivo di questa collaborazione è ottenere qualche vantaggio se non proprio l'annullamento della condanna a 20 anni. Nei prossimi mesi, peraltro, la Corte Suprema dovrà esprimersi sull'appello presentato da Maxwell contro cui fino a poco tempo fa s'era scagliato lo stesso dipartimento di Giustizia. Ghislaine è stata trattata ingiustamente per cinque anni", ha dichiarato il legale sottolineando che le condizioni in carcere della sua cliente "sono terribili".