FREJUS – Si è svolta la cerimonia di inaugurazione della seconda canna del Traforo del Frejus che collega l’Italia con la Francia tra i comuni di Bardonecchia, in Piemonte, e Modane, nel dipartimento della Savoia. Un evento storico – spiga la nota del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – per i collegamenti transalpini. La nuova galleria, infatti, permette di adeguare questa infrastruttura centrale per il traffico merci e passeggeri europeo ai più recenti standard di sicurezza, consentendo la separazione dei flussi di traffico e un importante potenziamento della rete di collegamento stradale con la Francia. L’inaugurazione si è svolta prima nel comune di Modane in Francia e, a seguire, nel comune di Bardonecchia (TO) alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e del ministro dei Trasporti francese, Philippe Tabarot. Hanno partecipato, inoltre, Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Emanuela D’Alessandro, Ambasciatrice d’Italia in Francia; Vanina Nicoli, Prefetto della Savoia; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Fabrice Pannekoucke, Presidente della Regione Auvergne-Rhône-Alpes; Stefano Lo Russo, Sindaco della città metropolitana di Torino; Donato Cafagna, Prefetto di Torino; Chiara Rossetti, Sindaco di Bardonecchia; Jean-Claude Raffin, Sindaco di Modane; Giovanni Quaglia, Presidente di SITAF Spa; Claudio Vezzosi, AD di SITAF Spa; Umberto Tosoni, AD del Gruppo ASTM e Christophe Castaner, Presidente SFTRF. L’ampliamento, con una nuova canna di 12,9 km di lunghezza e 8 metri di diametro che si affianca a quella esistente, rende il Traforo del Frejus la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Questa configurazione consente la separazione dei transiti in ingresso ed in uscita riducendo il rischio di incidenti e ottimizzando la gestione dei flussi, migliorando notevolmente la sicurezza e la fluidità della circolazione tra Italia e Francia. Lìinfrastruttura è un nodo centrale della mobilità europea e del corridoio TEN-T Mediterraneo, fondamentale per la crescita economica e sociale dei territori interessati. La nuova canna è stata progettata seguendo i più rigorosi standard europei in termini di sicurezza e sostenibilità ambientale, con soluzioni tecniche all’avanguardia per garantire interventi tempestivi in caso di emergenza. Il progetto di ampliamento è stato realizzato dalle due concessionarie, la francese SFTRF e l’italiana SITAF (Gruppo ASTM). Caratteristiche principali dell’opera: separazione dei flussi di traffico; posto di controllo centralizzato di ultima generazione; 34 rifugi di sicurezza pedonali (18 in Francia, 16 in Italia), distanziati mediamente ogni 350-400 metri, per un’evacuazione rapida e sicura; 9 by-pass carrabili (5 in Italia e 4 in Francia) per il passaggio dei mezzi di soccorso; 6 stazioni tecniche interrate garantiscono il corretto funzionamento degli impianti delle due gallerie; ventilazione della galleria G2 longitudinale; infine ogni rifugio e le aree intermedie sono dotate di nicchie antincendio e sistemi di rilevamento fumi.