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di ANGELA SANNAI e MATTIA CECCHINI

BOLOGNA – Lo spauracchio di West Nile, Dengue e Chikungunya non tenga i donatori di sangue lontano dai centri trasfusionali. Soprattutto d’estate quando è maggiore il fabbisogno di sangue. “Invito donatrici e donatori della nostra regione a non rimandare l’appuntamento anche se hanno soggiornato o risiedono in province interessate da casi autoctoni di West Nile, Dengue o Chikungunya”, dice Roberto Pasini, presidente dell’AVIS dell’Emilia-Romagna. Donare si può perché si fanno i test che garantiscono la sicurezza per chi riceve il sangue donato e la prevenzione per i donatori. In Emilia-Romagna, infatti, da diversi anni, in estate si esegue su tutte le unità raccolte un test Nat per individuare eventuale presenza di West Nile, e da quest’anno il test ricerca anche Chikungunya e Dengue.

E con il test Nat per i donatori che avessero soggiornato anche solo una notte in località italiane o europee in cui si sono verificati casi, in tutta la regione “è garantita la continuità della raccolta”, sottolinea l’AVIS. Inoltre, è un “ottimo strumento di prevenzione per i donatori, che potrebbero essere portatori di virus senza sintomi”.

Dunque, “andate a donare con la consueta fiducia, soprattutto perché l’estate rappresenta un momento delicato per il fisiologico calo delle donazioni. I malati non vanno in vacanza ed è necessario, per il bene di tutti, disporre di scorte sufficienti per non dover rimandare interventi programmati”, sprona Pasini.

Soprattutto l’AVIS tiene a smentire la notizia della sospensione delle donazioni di sangue e plasma. Alcune regioni applicano 28 giorni di sospensione per i donatori ma non dove si sono verificati casi autoctoni (ovvero di persone punte nel territorio europeo, e non di quelle che rientrano da un viaggio ammalate) e non in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna dove ogni donazione viene appunto validata dal test.

Il Nat, ovvero Nucleic Acid Test, è un insieme di tecniche di biologia molecolare con le quali è possibile moltiplicare (amplificare) frammenti anche estremamente piccoli di materiale genetico (dna o rna) in modo da poterlo identificare e quantificare. È un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue del virus ricercati (sia quelli trasmessi dalle zanzare ma anche quelli dell’epatite C o dell’Hiv) anche prima della comparsa dei relativi anticorpi.

“Il risultato negativo del test Nat su ogni sacca prelevata è condizione indispensabile per poter validare l’unità raccolta e per il suo utilizzo clinico, a tutela dei pazienti più fragili per i quali l’infezione può essere letale. Infatti, la presenza di febbre o altri sintomi è di per sé già un motivo di non idoneità alla donazione, mentre l’esecuzione del test in donatori in buona salute evita la trasmissione del virus col sangue o emocomponente donato proveniente da donatori completamente asintomatici. Nell’anno 2024 sono state testate nella nostra regione 116.649 donazioni delle quali 24 sono risultate reattive in donatori asintomatici”, evidenzia Rino Biguzzi, direttore del Centro regionale sangue confermando che la sicurezza trasfusionale è garantita attraverso un sistema collaudato da almeno 15 anni.

A RAVENNA TRATTAMENTI ANTI ZANZARA PER SHOW ALL’APERTO

Per evitare la proliferazione delle zanzare e il rischio di contagio da West Nile, il Comune di Ravenna ha emesso un’ordinanza che prevede trattamenti adulticidi in occasione di spettacoli all’aperto.

La decisione è stata presa su indicazione del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl della Romagna, “in considerazione della circolazione del virus West Nile in aree del territorio delle Province di Bologna e Ravenna”, e secondo quanto previsto dal Piano Regionale per il controllo delle arbovirosi. Dunque fino al 31 ottobre, chi ha un’autorizzazione a organizzare manifestazioni che vedono almeno 200 partecipanti all’aperto nelle ore serali dovranno fare interventi straordinari preventivi con adulticidi.

I trattamenti dovranno essere affidati a ditte specializzate e sarà obbligatorio affiggere nell’area interessata con almeno 48 ore di anticipo cartelli che riportano la data e l’ora del trattamento e le misure di sicurezza. In questi casi dovrà essere data comunicazione preventiva del luogo e della data del trattamento all’Associazione romagnola apicoltori all’indirizzo e-mail info@arapicoltori.com per l’adozione delle misure necessarie alla tutela delle eventuali arnie presenti.

Il Comune ricorda infine che fino al 31 ottobre sono in vigore due ordinanze per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse dalla zanzara tigre (aedes albopictus) e dalla zanzara comune (culex spp), rivolte a cittadini e imprese e ai proprietari di aree periodicamente allagate (bacini per deposito acque, scavi a scopo estrattivo, coltivazioni che comportano sommersioni, eccetera), con lo scopo di eliminare ogni possibile microfocolaio.