Gente d'Italia

Botulino, come si rischia di prenderlo e cosa può causare

di MARCELLA PIRETTI

BOLOGNA – Il botulino è una neurotossica pericolosissima. A svilupparla è un batterio, il Clostridium botulinu, capace di vivere in assenza di ossigeno, che si trova nel terreno, nell’acqua e nelle polveri ambientali. Questo batterio, in alcune condizioni, produce la tossina botulinica, che è una tra le più potenti conosciute in natura. Cosa provoca? In pratica può causare paralisi, perchè interferisce con la trasmissione nervosa e bloccando il rilascio di acetilcolina, il neurotrasmettitore necessario per la contrazione muscolare. Il problema è che se la paralisi intacca il meccanismo della respirazione, si può morire. Purtroppo questi effetti si possono scatenare anche se ingerito in quantità minime.

QUANDO SI MANIFESTA

Il botulismo si manifesta principalmente quando vengono ingeriti alimenti contaminati dalla tossina botulinica. Ovvero cibi in cui la tossina è stata prodotta dal batterio. Il botulismo può essere causato, però, anche da ferite contaminate.

QUALI SONO GLI ALIMENTI A RISCHIO

Gli alimenti più a rischio di venire contaminati dal botulino sono le conserve fatte in casa (che a volte non sono sterilizzate con metodi corretti), le zuppe e minestre pronte, il brodo confezionato, la carne, il pesce affumicato, ma anche le verdure sott’olio o in salamoia.

COME CAPIRE SE UN ALIMENTO PUÒ ESSRE CONTAMINATO

Purtroppo non sempre è possibile capire se un alimento è contaminato dalla tossina del botulino. Non vanno però mai sottovalutati alcuni possibili campanelli di allarme che potrebbero indicare la contaminazione da botulino: ad esempio il gonfiore del contenitore o il coperchio rialzato (potrebbero essere così a causa dei gas prodotti dal batterio del botulino) Anche la presenza di muffa o evidenti alterazioni possono essere sospetti: se si vedono segni di muffa, funghi o lieviti sulla superficie dell’alimento o all’interno del contenitore è sempre bene buttare tutto.
Un alimento contaminato dal botulino può avere un odore sgradevole e pungente, così come un sapore amaro o metallico possono indicare la presenza di tossine botuliniche.

BOLLIRE I CIBI È UNA SOLUZIONE?

La bollitura prolungata (almeno 10 minuti) e la sterilizzazione a temperature elevate uccidono la tossina del botulino. Il problema è che a volte, facendo le conserve in casa, non vengono seguite le procedure nel modo corretto. E la cottura in forno? La tossina del botulino può morire, ma non le spore del batterio che causa la tossina, capace di sopravvivere a temperature molto elevate. Per eliminare le spore, è necessario un trattamento termico più intenso, come la bollitura prolungata.

QUALI SONO I SINTOMI

I sintomi, solitamente, compaiono entro 12-36 ore dall’ingestione dell’alimento contaminato. Si possono avvertire debolezza muscolare progressiva, difficoltà a parlare e deglutire, visione doppia o offuscata, paralisi dei muscoli facciali. Nei casi più gravi, si manifestano anche difficoltà respiratorie.

COME SI CURA

Il botulismo va trattato immediatamente, in particolare va somministrato un antidoto specifico, che è l’antitossina botulinica, insieme a supporto respiratorio e altre cure intensive.

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