di FILIPPO LIMONCELLI
È iniziato il conto alla rovescia per uno degli eventi più attesi nel panorama calcistico internazionale: il Pallone d’Oro. Oggi, con la pubblicazione della lista dei 30 finalisti, parte ufficialmente il percorso verso la premiazione, prevista per il 22 settembre a Parigi. La capitale francese non è solo sede dell’evento, ma anche epicentro delle attenzioni: il Paris Saint-Germain domina infatti tra i candidati con ben tre protagonisti in corsa. Gianluigi Donnarumma, Vitinha e Ousmane Dembélé rappresentano i volti di una stagione stellare per il club parigino, che spera ora di conquistare anche il massimo riconoscimento individuale. Tra gli altri candidati, spunta anche Lamine Yamal del Barcellona, giovane talento pronto a rompere il monopolio PSG.
I soliti noti, outsider e la speranza italiana
Oltre ai nomi più in vista, la lista comprenderà sicuramente volti noti come Mohamed Salah, Harry Kane, Kylian Mbappé e Vinicius Jr. Tuttavia, le loro chance di vittoria sembrano limitate, oscurate dal dominio parigino. Donnarumma, nonostante l’importanza del ruolo di portiere, parte leggermente sfavorito rispetto ai compagni di squadra, penalizzato da una storica preferenza della giuria verso giocatori offensivi. Una piccola speranza tricolore arriva anche dalla Serie A: secondo indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra, potrebbe esserci una clamorosa sorpresa tra i 30 finalisti. Si parla infatti di Scott McTominay, protagonista della storica cavalcata del Napoli verso lo scudetto. Con 12 reti e prestazioni di alto livello, il centrocampista scozzese sarebbe un riconoscimento meritato, pur senza ambizioni di vittoria.
Come funziona il voto e chi decide il vincitore
La giuria del Pallone d’Oro è composta da 100 giornalisti selezionati in tutto il mondo. Il loro compito è valutare le prestazioni dei calciatori in base a criteri precisi: rendimento individuale, impatto nelle partite decisive o spettacolari, successi di squadra e fair play. Anche la classe pura di un calciatore gioca un ruolo importante nel giudizio. Ogni giurato compone una propria top 10, assegnando punteggi decrescenti: 15 punti al primo, 12 al secondo, fino a un punto per il decimo. È una votazione complessa e spesso imprevedibile, in grado di riservare sorprese e ribaltare pronostici. L’attesa è dunque cominciata, e il mondo del calcio è pronto a scoprire chi sarà il prossimo a sollevare l’ambitissimo trofeo.