di MIRKO GABRIELE NARDUCCI

ROMA – “Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il Governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia. Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd, Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale – tratti dalla banca dati ‘Alloggiati web’ della Polizia di Stato – abbiano certificato l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità. Chi ama davvero la propria nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica- aggiunge Meloni- Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sé”.

Italiani e vacanze, il Pd attacca il Tg1: “Racconta un’altra realtà”

ROMA – “Ancora una volta la Rai, attraverso il TG1, sceglie di dipingere un Paese che non c’è. Nel servizio sul turismo, la narrazione è quella di un’estate da record, con agosto destinato a ‘fare il pieno’ e un settore in salute. La realtà, invece, racconta altro. Sempre più italiani rinunciano alle vacanze che sono diventate sempre più difficili da fare. Il potere d’acquisto è crollato: per molti, anche un ombrellone in spiaggia è diventato un lusso. Secondo il sindacato balneari, gli ombrelloni occupati sono il 15% in meno rispetto allo scorso anno. Gli albergatori si aspettano un calo di presenze, mentre Altroconsumo segnala che dal 2020 i prezzi delle strutture ricettive sono aumentati del 34%”. Così i componenti del Partito democratico nella commissione di Vigilanza Rai.

I salari, invece, scendono: -7,5% rispetto al 2021 (dati Ocse). Lo ha ammesso persino il presidente di Federalberghi, ricordando che ‘il turismo è legato alle buste paga’- proseguono gli esponenti dem- E intanto i lavoratori del settore continuano a vivere nella precarietà, come dimostra lo sciopero dei bagnini a Rimini per stipendi troppo bassi. La crisi è reale e riguarda centinaia di migliaia di famiglie, ma il servizio pubblico televisivo continua a edulcorare la situazione, prestando così la propria linea editoriale alla volontà del governo di mettere la mordacchia al dissenso e impedire un dibattito pubblico libero e pluralista. Chiediamo una Rai realmente indipendente, che racconti il Paese per com’è e non per come il Governo vuole farlo apparire. Salari, inflazione, precarietà e diritto alle vacanze non sono dettagli: sono la fotografia di un’Italia in difficoltà e meritano di stare al centro dell’informazione pubblica”.