"Stretta sugli avi italiani grazie ai quali può essere acquistata la cittadinanza del nostro Paese, novità per i minori stranieri apolidi e una ulteriore quota per gli 'oriundi' nel decreto flussi. Sono alcuni dei punti chiave del decreto cittadinanza che la Camera ha approvato in via definitiva con 137 sì, 83 no e 2 astenuti". Lo riportava l'Ansa lo scorso 21 maggio, riassumendo la 'stretta' contestata da più parti. Senza parlare poi delle lungaggini per mettersi in tasca il passaporto tricolore. Ma evidentemente (almeno per alcuni influenti personaggi) non è poi così complicato acquistare la cittadinanza italiana 'jure sanguinis': basta chiederlo a Jimmy Kimmel, popolarissimo conduttore americano, voce anti Trump, che lo scorso 2 giugno ha presentato (speriamo gratuitamente) la Festa della Repubblica Italiana organizzata dal Consolato di Los Angeles: "Ho appena ottenuto la cittadinanza, grazie alla mia amata nonna Edith, la cui famiglia veniva da Candida, in provincia di Avellino...". Parole che hanno estasiato i selezionatissimi invitati connazionali (e non) e in primis la Console di LA Raffaella Valentini: "Grazie (per cosa? ndr) Jimmy - le sue parole - o forse dovremmo chiamarti Giovanni?". A presenziare l'esclusivo evento c'era anche l'on Christian Di Sanzo (Pd). Lo si poteva leggere sull'Ansa lo scorso 2 giugno, ma la notizia era scivolata via, quasi inosservata. Ora però la nuova conferma di Kimmel durante una intervista al podcast di Sarah Silverman. "So che un sacco di gente sta pensando dove ottenere la cittadinanza" le parole della conduttrice, ex compagna di Kimmel. "Io ho avuto quella italiana" la risposta di Kimmel che pare stia anche pensando a trasferirsi in Italia (ma non lo farà, Hollywood è in California...). E così il passaporto tricolore di Kimmel, voluto per colpa del terribile Trump ("la situazione negli Usa è peggiore di qualsiasi previsione" ha aggiunto il comico) ha subito invaso i principali portali di news degli States e non solo.