Gente d'Italia

A Ferragosto 12 milioni in ferie, il 30% in seconde case o da amici

Sono 12 milioni gli italiani che scelgono il periodo di Ferragosto per le vacanze, soprattutto di età compresa tra i 35 e i 54 anni e provenienti principalmente dalle aree del Nord Ovest e Nord Est.

Viaggiano in coppia nel 62% dei casi, con i figli per il 35% e 8 su 10 restano in Italia. Emerge dal focus sulle vacanze di Ferragosto degli italiani dell'Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg.

Il mare è scelto dal 45% degli intervistati, seguito dalla montagna al 19% e dalle località di campagna al 9%. Luoghi immersi nella natura, città d'arte, piccoli borghi, i laghi e le crociere completano, con percentuali di scelta decrescenti, il panorama delle destinazioni. Puglia, Calabria, Trentino Alto Adige e Sicilia sono in testa alla classifica delle regioni più gettonate per le vacanze di Ferragosto. Spagna, Grecia e Francia, nell'ordine, per quel 18% che opta invece per le vacanze all'estero, prevalentemente in Europa.

Nonostante il periodo di vacanza che include Ferragosto sia, in realtà, piuttosto ampio - in media 13 giorni - la spesa media è intorno a 570 euro pro capite per via del consistente utilizzo di seconde case di proprietà, ovvero dell'ospitalità di amici e parenti: ben 28 casi su 100. Un intervistato su quattro dichiara invece di trascorrere il periodo in albergo. B&b, affitti a breve termine e agriturismi rappresentano, rispettivamente, il 14%, 12% e 11% delle scelte. Seguono, campeggi, villaggi vacanza, resort e affitti a lungo termine.

"Gli italiani - dice Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio, incaricato per le Politiche Attrattività e Turismo - tornano ad allungare le loro vacanze di Ferragosto: 13 giorni rispetto agli 11 dello scorso anno. Italia a tutto campo, dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Puglia alla Sicilia. Ferragosto si conferma l'appuntamento clou per l'economia nazionale del turismo".

Assoturismo, a Ferragosto prenotato 88% camere online - Il ritorno del caldo e la settimana di Ferragosto danno una spinta al turismo. Il ponte del 15-17 agosto vedrà oltre 12,4 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane, con un tasso medio di occupazione dell'88% dell'offerta di sistemazioni ricettive disponibile online. A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, attraverso il monitoraggio della disponibilità ricettiva sui principali portali di prenotazione online. L'analisi evidenzia un'estate anomala, che ha visto le presenze italiane distribuite più sui mesi periferici che in quelli centrali: dopo un giugno positivo (+2,2% di presenze), gli imprenditori hanno avvertito una contrazione della domanda interna a luglio e nella parte iniziale di agosto, compensata solo in parte dall'aumento dei turisti stranieri. Inoltre, nei primi dieci giorni di agosto le proiezioni per settembre indicano una crescita del +1,4% di prenotazioni rispetto alla prima decade di agosto 2024. Nonostante questo, il ponte ferragostano avrà comunque un impatto economico significativo: nei tre giorni centrali della festività, dal 15 al 17 agosto, la spesa turistica complessiva è stimata in circa 1,8 miliardi di euro, che saranno riversati direttamente sul sistema economico nazionale. Per tipologia di destinazione, le località marine registrano un'occupazione media del 93%, seguite dalle località dei laghi al 92% e da quelle montane (90%). Le aree rurali e collinari sono all'88%, le termali all'81%. Il caldo si rivela invece ostativo per le città e i centri d'arte, che si fermano al 76%. Anche l'analisi per macro-aree mostra un andamento disomogeneo. Le regioni del Sud e Isole segnano la saturazione più elevata (91%), mentre altrove i valori restano leggermente inferiori alla media nazionale. Nel Nord Est il tasso è all'86%, ma nella regione si distingue il Trentino-Alto Adige con il 93% di occupazione. Il tasso di occupazione per il Nord Ovest è leggermente superiore (87%), grazie a Valle d'Aosta e Liguria, rispettivamente al 95% e al 97%. Nel Centro Italia il tasso scende all'85%, mentre al Sud e nelle Isole i picchi si registrano in Sardegna e Puglia. "Ferragosto resta il cuore della stagione turistica italiana, ma quest'anno lo affrontiamo in un contesto particolare", commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. "Il ritorno del caldo ha dato un impulso alle prenotazioni nella maggior parte delle località, ma la domanda interna continua a muoversi con cautela, mentre cresce il ruolo del turismo straniero, anche grazie alla spinta promozionale sui mercati esteri. Notiamo anche cambiamenti nelle scelte: nelle zone marine vengono premiate le località un po' più interne e assistiamo a un forte ritorno della vacanza nella seconda casa. Sono segnali che confermano la necessità, da un lato, di adattare l'offerta alle nuove esigenze dei viaggiatori e di rafforzare le politiche per sostenere la competitività delle nostre imprese turistiche".

Fipe, pranzo di Ferragosto al ristorante per 5 milioni clienti - Saranno oltre 5 milioni, tra residenti e turisti, i clienti per il pranzo di Ferragosto negli oltre 91 mila ristoranti aperti, pari al 70% del totale. Emerge da un'analisi di Fipe Confcommercio secondo cui la spesa complessiva per tutte le consumazioni fuori casa a Ferragosto raggiungerà 1 miliardo di euro. Tornando ai ristoranti la maggior parte offrirà un menu "all inclusive" a un prezzo medio di 61 euro a persona per una spesa complessiva stimata di 314 milioni di euro. Le scelte gastronomiche riflettono le tradizioni culinarie locali. "La ristorazione non svolge solo un'attività economica o di servizio, ma ha anche una forte funzione sociale, che si esprime pienamente in momenti simbolici come il pranzo di Ferragosto" dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe Confcommercio. "Una giornata speciale di una stagione estiva non particolarmente brillante - prosegue - . Se alcune località registrano buone performance, soprattutto grazie alla presenza del turismo internazionale alto spendente, sono numerose le destinazioni a prevalente presenza del turismo interno in cui si registra una flessione rispetto al biennio precedente, cosa che colpisce anche la ristorazione. Cresce il fenomeno dei piatti condivisi e si riduce il consumo di vino per il combinato disposto del cambiamento degli stili alimentari e del controllo del budget. In questo contesto i pubblici esercizi sono tra i servizi turistici ad aver agito con maggiore attenzione e responsabilità sui listini, con un aumento complessivo che in 4 anni si attesta sul livello generale dell'inflazione". I numeri confermano il ruolo centrale dei pubblici esercizi nella vita sociale del Paese. Secondo le stime del Centro Studi Fipe Confcommercio, la spesa complessiva degli italiani per i consumi fuori casa nel mese di agosto toccherà i 9,3 miliardi di euro, di cui 5,4 miliardi nei ristoranti e 1,8 miliardi nei bar. In particolare, la cena rappresenta il momento di consumo principale, con una spesa prevista di 4,9 miliardi, seguita dal pranzo (2,4 miliardi), dagli aperitivi e dalle colazioni al bar (600 milioni ciascuno) e dai break o dopo cena (400 milioni ciascuno). Le sagre e le fiere, altra tradizione del mese, attrarranno consumi per circa 500 milioni di euro. A questi numeri occorre aggiungere la spesa in servizi di ristorazione dei turisti stranieri che ad agosto vale almeno 1,6 miliardi di euro.

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