Lanciato il primo della nuova serie di satelliti europei per la meteorologia e il clima.
Si chiama MetOp Seconda Generazione (MetOp-SG-A1) e a portarlo nell'orbita polare nella quale lavorerà è stato il razzo Ariane 6 dell'Agenzia Spaziale Europea, dalla base di Kourou (Guyana Francese).
Il satellite, pesante quattro tonnellate, ha a bordo il nuovo strumento Sentinel-5 del programma Europeo Copernicus,, progettato per fornire dati critici sugli inquinanti atmosferici, ozono e altri gas importanti per il clima. Il lancio è avvenuto regolarmente, rende noto l'Esa e anche i pannelli solari si sono dispiegati in modo corretto.
Nata dalla collaborazione fra Esa ed Eumetsat, l'organizzazione europea per la gestione dei satelliti meteo, la missione prevede tre coppie successive di satelliti, ognuna delle quali è costituita da un satellite di tipo A e uno di tipo B, dotati di una serie di strumenti diversi ma complementari. Il satellite MetOp-SG-A1 è di tipo A e comprende lo spettrometro Sentinel-5 per Copernicus, il componente di osservazione della Terra del programma spaziale dell'Unione Europea.
"Con condizioni meteorologiche sempre più irregolari, le previsioni tempestive e accurate non sono mai state così essenziali, e la missione MetOp-SG è destinata a svolgere un ruolo fondamentale per il miglioramento delle previsioni meteorologiche e il monitoraggio del clima", osserva Simonetta Cheli, direttore dei programmi dell'Esa per l'Osservazione della Terra. "Sentinel-5 - prosegue - offrirà a sua volta dati tempestivi per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico e
Per il direttore generale di Eumetsat, Phil Evans, "Il lancio di MetOp-SG-A1 è un importante passo avanti per dotare i servizi meteorologici nazionali dei nostri Stati Membri di strumenti più efficaci per salvare vite, proteggere le proprietà e rafforzare la resilienza nei confronti della crisi climatica", considerando che negli ultimi 40 anni "gli eventi meteorologici estremi sono costati all'Europa centinaia di miliardi di euro e decine di migliaia di vite umane".
Il ruolo dell'Italia
Importante il ruolo dell’Italia nella missione. Le operazioni di lancio, il dispiegamento dei pannelli solari e le fasi critiche della messa in orbita sono state infatti seguite dal nostro Paese, con il Centro spaziale del Fucino gestito da Telespazio, controllata del gruppo Leonardo. Quest'ultimo è coinvolto sia nella missione MetOp-SG-A1, sia nel lo strumento Sentinel-5 del programma Copernicus.
Per entrambe le missioni ha infatti fornito strumenti elettro-ottici realizzat nel sito di Campi Bisenzio (Firenze). Per Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, “l’osservazione della Terra dallo Spazio è una delle frontiere più rilevante e strategiche per il nostro pianeta, per comprendere e affrontare le sfide globali legate all’ambiente, alla sostenibilità e alla sicurezza. In questo scenario” e “le missioni MetOp-SG-A1, di ESA ed Eumetsat, e Sentinel-5 per Copernicus sono un nuovo tassello di questa visione e di questa storia. Continuiamo con accresciuto impegno a progettare soluzioni che integrano tecnologie allo stato dell’arte, tecnologie digitali e innovazione sistemica, valorizzando le competenze industriali nazionali ed europee per costruire, attraverso lo spazio, un futuro sostenibile, consapevole della importante sfida”.