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Ucraina, Trump: “Putin vuole un accordo globale non una tregua”. Lunedì Zelensky in Usa: “Sì a trilaterale”

Usa a Kiev: 'Garanzie simili alla Nato, ma senza adesione'

Gli Stati Uniti hanno proposto all'Ucraina "garanzie di sicurezza" simili a quelle della Nato ma senza l'adesione all'Alleanza atlantica.

Lo riferiscono fonti diplomatiche dopo la telefonata tra Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. "Come una delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia simile a un articolo 5 fuori dalla Nato, presumibilmente concordata con Putin", ha affermato la fonte.

Medvedev: 'Negoziati possibili anche a combattimenti in corso'

"L'incontro (tra Putin e Trump, ndr) ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente alla continuazione dell''operazione militare speciale": lo afferma su Telegram l'ex presidente russo Dmitrij Medvedev confermando che Mosca non ha al momento intenzione di abbassare le armi in Ucraina. Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha accolto con favore il fatto che Putin sia stato in grado di "presentare personalmente e in dettaglio" le condizioni di massima della Russia per porre fine alla guerra. "Entrambe le parti hanno attribuito direttamente la responsabilità di raggiungere risultati futuri nei negoziati per porre fine alle azioni militari a Kiev e all'Europa", ha scritto Medvedev.

Commentando su Telegram l'incontro Trump-Putin in Alaska, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha affermato che "i media occidentali sono in uno stato di frenesia, che si sta trasformando in vera e propria follia: per tre anni hanno riferito che la Russia era isolata, e oggi hanno visto un tappeto rosso steso per accogliere il presidente russo negli Stati Uniti".

Media Kiev, 'un vertice disgustoso, vittoria totale di Putin'

 "Disgustoso, vergognoso e, in fin dei conti, inutile": così giudica il vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin il giornale ucraino Kyiv Independent in un editoriale che apre il sito, ricordando il trattamento con tutti gli onori riservato allo zar in contrasto con l'umiliazione riservata a Volodymyr Zelensky in febbraio alla Casa Bianca. La lezione che se ne trae, scrive, è che "Putin non fa accordi, lui prende" e basta.
"Trump - si legge sul Kyiv Independent - non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin? Lui certamente sì. Dal momento in cui è sceso dall'aereo sul suolo statunitense, il dittatore russo era raggiante. Non più un paria internazionale, stava finalmente ottenendo l'accettazione e il rispetto del leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta aveva definito Putin 'un assassino'; Trump invece gli ha offerto un benvenuto da re.
Trump ha accolto Putin con un tappeto rosso, calorose strette di mano, un sorvolo di bombardieri statunitensi e un giro in limousine sul sedile posteriore.
"L'atteggiamento amichevole - si legge ancora - era in netto contrasto con l'accoglienza ostile che Trump aveva riservato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale sei mesi prima. Il presidente ucraino ha subito una pubblica umiliazioni. Quello russo è stato viziato. Entrambi gli episodi sono stati vergognosi.
"Trump - prosegue il commento del quotidiano ucraino - sembrava credere che un incontro caloroso avrebbe potuto placare Putin e rendere più probabile un cessate il fuoco. Ma c'è una lezione che Trump non ha ancora imparato: il leader russo non fa accordi, ma prende. Prende ciò che gli viene offerto, e poi prende ancora, e continua a prendere finché non viene fermato con la forza. Questa è l'arte russa dell'accordo".

 

Cremlino, 'I negoziati di Anchorage sono terminati'

"Inegoziati ad Anchorage sono terminati".

Lo annuncia il Cremlino sul suo canale Telegram, postando un breve video in cui Vladimir Putin e Donald Trump parlano brevemente a tu per tu, in piedi, con la sola presenza di un interprete. I due presidenti poi si salutano stringendosi la mano.

Trump, abbiamo fatto grandi progressi con Putin

"Abbiamo fatto grandi progressi con Putin". Lo ha detto Donald Trump dopo l'incontro con lo zar.  'Abbiamo avuto un incontro estremamente produttivo e molti punti sono stati concordati. Ne mancano solo pochi. Alcuni non sono così significativi, uno è probabilmente il più significativo, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci. Non ci siamo arrivati, ma abbiamo ottime possibilità di arrivarci".

"Non c'e' l'accordo fino a che c'e' l'accordo". ha aggiunto Trump ma per il tycoon ci sono "pochissimi" problemi irrisolti con la Russia. "A breve chiamerà Nato e Zelensky. Ci sono ottime chance per un accordo" in Ucraina "

Putin a Trump in inglese, 'prossimo incontro a Mosca'

 "Next time in Moscow": la prossima volta a Mosca, ha detto in inglese Vladimir Putin rivolgendosi a Donald Trump al termini della loro conferenza stampa congiunta, dopo che Trump lo aveva ringraziato chiamandolo per nome.

Putin: 'Kiev e europei non ostacolino gli sforzi di pace'

In una conferenza stampa congiunta con Donald Trump, Vladimir Putin ha detto che il loro incontro è stato "costruttivo".  Il presidente russo ha detto di concordare con gli Usa sulla necessità di garantire la sicurezza dell'Ucraina.  "Il presidente Trump oggi ha parlato di questo, che, naturalmente deve essere garantita la sicurezza dell'Ucraina, e siamo pronti a lavorare su questo".

Incontrando i giornalisti insieme a Donald Trump, Vladimir Putin ha auspicato che gli accordi raggiunti oggi apriranno la strada alla pace in Ucraina e di  aspettarsi che Kiev e l'Europa non ostacolino i progressi che stanno emergendo negli sforzi per risolvere il conflitto in Ucraina.

È durato quasi tre ore l'incontro fra Trump e Putin

L'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin è durato quasi tre ore, superando in lunghezza quello di Helsinki nel 2018 e affermandosi, secondo l'agenzia Bloomberg, come il più lungo colloquio fra i due leader. Dopo il breve tragitto in auto da soli, i due leader infatti hanno avviato ufficialmente i lavori intorno alle 21.30 italiane. Il bilaterale sarà seguito da una conferenza congiunta.

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