di CRISTINA ROSSI
ROMA – Gianmpaolo Demartis, 57 anni, e Elton Bani, 41 anni, sono morti a distanza di due giorni, l’uno a Olbia, l’altro a Genova, il primo in ambulanza e il secondo a casa propria. Il finale della loro storia però è molto simile: sono deceduti dopo essere stati colpiti dal taser per mano di uomini delle forze dell’ordine. E ora due procure, quella di Tempio Pausania e quella di Genova, hanno aperto due distinti fascicoli per fare luce sulla loro prematura scomparsa, con l’accusa di omicidio colposo, e disposto le rispettive autopsie.
ELTON BANI COLPITO PIÙ VOLTE CON IL TASER
Bani, di origini albanesi, è morto a Manesseno, dove viveva, nell’entroterra di Genova, nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 17 agosto dopo essere stato colpito più volte dalla pistola elettrica. Secondo quanto ricostruito, i carabinieri sono stati chiamati dai vicini dell’uomo, che avevano sentito urla e forti rumori provenire dall’appartamento. Sul posto sono arrivate due pattuglie che hanno trovato il 41enne in forte stato di agitazione, probabilmente perché aveva alzato troppo il gomito. Per cercare di calmarlo e per la propria incolumità, uno dei militari ha sparato un colpo col taser, che però avrebbe raggiunto di striscio l’uomo. Per questo è stato sparato un secondo colpo, ma anche questo senza effetto. La pistola elettrica a quel punto sarebbe passata nelle mani di un secondo carabinieri che ha colpito nuovamente Bani, lasciandolo a terra. Quando il personale del 118 è arrivato, il 41 enne era già morto.
DEMARTIS: L’AGGRESSIONE AI MILITARI, L’INFARTO IN AMBULANZA
Destino analogo per Demartis, 57 enne originario di Bultei, comune del Sassarese. La sera di sabato scorso, 16 agosto, infatti è morto dopo un intervento dei militari dell’Arma di Olbia. L’uomo infatti stava seminando il panico per strada, in una zona periferica della cittadina della Costa Smeralda, aggredendo i passanti. Nonostante i numerosi inviti a calmarsi da parte dei militari, l’individuo avrebbe risposto aggredendo i carabinieri e colpendo uno di loro al volto. A quel punto, i carabinieri sono ricorsi al taser in dotazione. La situazione sarebbe degenerata mentre l’aggressore si trovava a bordo dell’ambulanza, Demartis ha subito un arresto cardiaco ed è morto poco dopo prima di arrivare in pronto soccorso. Inutili, anche in questo caso, i tentativi di rianimazioni per personale sanitario.