Jannik Sinner (foto: Depositphotos)

di ENRICO PIRONDINI

Sinner shock, malore e ritiro. Jasmine Paolini una leonessa, sconfitta con onore. Finali amare al Masters 1000 di Cincinnati per le punte di diamante del tennis tricolore. Un virus ha messo ko l’altoatesino; l’aliena polacca Swiatek si è confermata la bestia nera per Paolini (6 sconfitte su 6 incontri).

Comunque va detto che l’Italia se n’è andata da Cincinnati con zero tituli nonostante avesse piazzato 4 giocatori in 3 tabelloni su 4 – Sinner, Paolini, Musetti e Sonego- ma essere arrivati in massa in fondo al prestigioso torneo che precede di una settimana gli Us Open di New York significa che l’Italia è viva e protagonista anche su una superficie come il cemento che non è mai stata la specialità nazionale.

SINNER , LA FINALE PIÙ AMARA

L’altoatesino ha ceduto ad Alcaraz dopo appena 23’ quando era sotto 5-0. Pallido, senza energie, legnoso sulle gambe, l’azzurro si è pure scusato con il pubblico e con milioni di telespettatori: “Un virus mi ha messo ko. Nelle ultime ore non sono stato bene. Speravo di migliorare nel corso della notte invece sono peggiorato”. Jannik è andato in campo per rispetto al pubblico ma non ha terminato il primo set ed ha chiuso il torneo con la delusione e il malessere fisico.

Ha detto, seduto a bordo campo dopo aver ricevuto l’abbraccio di Alcaraz:!”Mi dispiace molto deludervi, ci ho provato. Mi sento male. È stata una partitina piccola, mi spiace perché magari molti lunedì devono andare a lavorare o fare altro”. Poi rivolgendosi all’amico rivale Alcaraz:”

So che non è il modo in cui avresti voluto vincere, ti auguro il meglio e ringrazio anche il tuo team per avermi capito, non è facile stare bene sempre quando si viaggia in giro per il mondo, questo è stato uno dei tornei più bollenti”.

Alle 21.49 ( ora italiana) Alcaraz, ai microfoni degli organizzatori ha detto rivolto a Jannik: “Non era certo il modo in cui volevo vincere ma so che ti rialzerai e tornerai più forte di prima”.

Va ricordato che Sinner con Cincinnati ha abbandonato 6 volte i tornei. È accaduto già a Vienna, Miami, Parigi, Sofia ed Halle. Con il ritiro nella finale di Cincinnati Jannik ha fermato a 26 la serie di vittorie di fila sul cemento.

JASMINE HA LOTTATO CON ORGOGLIO

L’azzurra è scattata per prima sul 3-0 poi ha ceduto con 2 errori da matita blu e un po’ di jella. Primo set 7-5 per Iga, 6-4 nel secondo parziale.

Dopo il successo di Dubai e il trionfo al Foro italico il maggio scorso, per Jasmine non è arrivato il tris. Tuttavia essere arrivata in finale dopo un periodo opaco è comunque un successo.

Ha detto a fine match: “Qui ho ritrovato serenità dopo 2 mesi difficili. Complimenti a Iga e al suo team, grazie a Sara Errani che mi insegna sempre tanto e grazie alla Federazione che mi ha prestato un coach in attesa che me ne trovi uno nuovo”. Quindi Jasmine ha rivolto un pensiero per Sinner:” Spero che Jannik si riprenda presto “. La Paolini parteciperà agli US Open con la consapevolezza di poterseli giocare da protagonista.