Debutta in tutta Italia il nuovo accesso a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria senza il test: sono 53.825 gli iscritti, di cui ben il 70% studentesse.
Il maggior numero si registra alla Sapienza (4810), alla Federico II di Napoli (3140), a Bologna (2635), a Padova (2629) e a Torino (2321). La selezione è rimandata di qualche mese e per poter proseguire gli aspiranti camici bianchi dovranno superare gli esami degli insegnamenti del semestre aperto: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ciascuna materia permetterà di avere 6 crediti formativi per un totale di 18. Le prove saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Gli studenti avranno a disposizione due appelli: il primo si svolgerà il 20 novembre, il secondo il 10 dicembre. Ci sarà poi una graduatoria nazionale, i posti a disposizione, in aumento rispetto al passato, sono infatti complessivamente poco più di 24 mila.
Gli atenei si sono preparati predisponendo lezioni in presenza e da remoto; solo a Padova saranno soltanto da remoto.
"Per la prima volta l'accesso è libero senza alcun test - ha commentato la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni - è una trasformazione importante che abbiamo affrontato con rigore e spirito di servizio. Abbiamo pensato anzitutto ai ragazzi.
Sarà un semestre aperto, non un filtro ma una esperienza formativa. A settembre lezioni in presenza e da remoto, oltre 225 ore in 47 aule. Ad ottobre didattica mista, a novembre spazio a tutorato, esercitazioni e preparazione degli esami. E' stato un risultato possibile grazie all'impegno corale della nostra comunità, siamo pronti e vi aspettiamo".
A Tor Vergata il via agli studi è stato scandito dai saluti del rettore Levialdi Ghiron e del preside di Medicina Stefano Marini. Agli studenti sono state distribuite le istruzioni per l'uso alla prima edizione di questo nuovo semestre. Il rettore ha esortato i ragazzi a intraprendere con determinazione il nuovo cammino. "Che il vostro sogno sia diventare medici, odontoiatri o veterinari, vi state incamminando verso professioni che richiedono una forte responsabilità non solo tecnica ma anche umana", ha detto. Mentre il preside Marini si è soffermato sullo sforzo organizzativo della didattica: oltre 2100 ragazzi partecipano alle lezioni in modalità mista garantendo la presenza in aula del docente e un elevato nuomero di studenti, circa 800, in due turni, su prenotazione.
Studenti Medicina, 'un po' di ansia, meglio lezioni in presenza'
"Ho un piano B, che è Infermieristica. Però punto a rimanere qui a Medicina, sperando di rimanere a Tor Vergata. L'apertura? Da una parte è stata un'ottima idea applicare questo tipo di scrematura, in quanto tratteremo principalmente materie che ci serviranno nel nostro percorso, dall'altra preferivo il test che c'era prima perché la selezione c'era prima e si evitava questa attesa". A dirlo è Federica, una delle studentesse che stamane si appresta a seguire i corsi di Medicina a Tor Vergata a Roma, senza il test di ingresso ma con il semestre filtro. "Anche io preferivo il test che c'era prima perché ora paradossalmente c'è più ansia - dichiara Chiara - anche io ho scelto infermieristica, speriamo vada bene. Secondo me è una buona idea il semestre filtro, così da conoscere le materie con esperti. I posti? Io preferirei fare tutto in presenza, ma prenotare le aule è difficile, già per domani sono finite", conclude. "Le materie del semestre, per chi viene da indirizzi classici, potrebbero essere più difficili rispetto a chi ha studiato materie di tipo chimico-biologico o scientifico. Io ho un pò di ansia perché per esempio non ho mai studiato fisica", amemtte Giulia. "Piano b? Infermieristica. Era il mio piano a ma ho detto: proviamo Medicina. Meglio il test? Forse sì, tre mesi per prepararti a questo esame non sono molto". Per Alessia, invece, non ci sono piani b: "Medicina è il mio piano principale e vorrei entrare nell'ottica di perseguire questa strada. Io credo che il semestre aperto sia migliore del test precedente. Le lezioni da remoto? Credo siano meglio in presenza con un decente con cui confrontarsi dal vivo".
Rettrice della Sapienza, da noi per il 60% lezioni in aula
"Il semestre aperto alla Sapienza è cominciato nel migliore dei modi, con il 60 percento degli iscritti che sta seguendo le lezioni in aula": lo ha detto all'ANSA la la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni, che a breve porterà un saluto agli studenti in un'aula di Medicina. "Mi piace sottolineare che sono studentesse e studenti entrati nella formazione secondaria ai tempi del Covid ai quali vogliamo offrire un'esperienza formativa ricca e stimolante. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile le attività del semestre, e dò un particolare benvenuto alle ragazze e ai ragazzi che hanno iniziato questo nuovo percorso", ha concluso.
Boom di iscritti a medicina a Pisa, +26%
Sono 1.873 gli studenti iscritti al semestre filtro della facoltà di Medicina dell'Università di Pisa, iniziato questa mattina al Polo San Rossore. Rispetto allo scorso anno accademico, quando gli iscritti erano 1.287, si registra un incremento del 26%, in controtendenza con il dato nazionale che, secondo il Ministero dell'Università e della Ricerca, mostra una riduzione del 15% (da 64.006 a 54.313 iscritti). "Siamo molto soddisfatti della scelta degli studenti verso il nostro ateneo - ha detto il rettore Riccardo Zucchi - e faremo il possibile per garantire la migliore preparazione agli esami e il pieno riconoscimento dei crediti formativi". Il rettore non nasconde però "le perplessità su questa riforma che è insufficiente rispetto a ciò che la classe medica chiede da anni, perché non considera l'aspetto umano nelle valutazioni e sostanzialmente posticipa il test d'ingresso di qualche mese: il ministero ha recepito una generale insoddisfazione per la procedura di selezione, ma si è scelta la via più semplice e inutile che non dà risposte per questo mi chiedo che cosa accadrà dopo questo semestre".