"Non siamo mai stati contrari all'adesione dell'Ucraina all'Ue.

Per quanto riguarda la Nato è una questione completamente diversa, poiché riguarda la sicurezza a lungo termine della Russia": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin incontrando a Pechino il premier slovacco Robert Fico. Lo riporta la Tass.

Putin ha inoltre detto è possibile "trovare un consenso" sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. "Ci sono opzioni - ha affermato Putin, citato dall'agenzia Interfax - per garantire la sicurezza dell'Ucraina in caso di fine del conflitto. Questo è stato anche oggetto della nostra discussione ad Anchorage (con il presidente Usa Donald Trump). E mi sembra che qui ci sia la possibilità di trovare un consenso".

"Per quanto riguarda i piani aggressivi della Russia nei confronti dell'Europa, voglio sottolineare ancora una volta che si tratta di una totale assurdità, priva di qualsiasi fondamento": ha detto Putin incontrando in Cina il premier slovacco. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Il fatto che si stia costantemente alimentando una sorta di isteria riguardo al presunto piano della Russia di attaccare l'Europa, credo, sia chiaro alle persone di buonsenso: è una provocazione o una totale incompetenza", ha detto ancora Putin, affermando - sempre stando a Interfax - che "qualsiasi persona sana di mente è perfettamente consapevole che la Russia non ha mai avuto, non ha e non avrà mai il desiderio di attaccare nessuno".

Fico incontrerà venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver visto a Pechino i leader di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping. Lo ha annunciato lui stesso in un video pubblicato sui social. "Si sta creando un nuovo ordine mondiale, nuove regole per un mondo multipolare, un nuovo equilibrio di potere, il che è estremamente importante per la stabilità internazionale", ha affermato. "Essere parte di queste discussioni significa sostenere il dialogo e non comportarsi come un bambino offeso. È così che si comportano l'Unione Europea e i suoi rappresentanti", secondo Fico.

La Commissione europea "non è rappresentata" dal primo ministro slovacco Robert Fico nella sua visita in Cina. Lo ha detto una portavoce dell'esecutivo comunitario durante il briefing con la stampa. Da quanto annunciato il premier slovacco avrà incontri con i presidenti di Cina e Russia, Xi Jinping e Vladimir Putin, e quindi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

PUTIN-XI

Il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo russo Vladimir Putin si sono incontrati a Pechino, a testimonianza degli stretti rapporti che i due hanno sviluppato dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Xi ha accolto Putin nella Grande sala del popolo definendolo un "vecchio amico". Ha aggiunto poi, secondo i media statali, che "le relazioni Cina-Russia hanno resistito alla prova delle mutevoli circostanze internazionali", citandole come "un buon esempio di amicizia tra vicini, di coordinamento strategico globale e di cooperazione reciprocamente vantaggiosa".

"La mia iniziativa di governance globale mira a collaborare con tutti i Paesi che condividono gli stessi ideali per sostenere con fermezza scopi e principi della Carta dell'Onu e promuovere la costruzione di un sistema di governance globale più giusto ed equo". Il presidente cinese, incontrando Putin, ha ripreso la sua proposta di nuovo ordine mondiale, presentata ieri al vertice Sco di Tianjin per superare quello a trazione Usa. L'iniziativa "è molto tempestiva e necessaria e svolgerà un ruolo importante nell'affrontare il deficit di governance globale", ha replicato Putin, secondo la Cctv.

Putin ha ringraziato il suo "caro amico" Xi Jinping per la "calda accoglienza" trovata in Cina. I legami bilaterali hanno raggiunto "livelli senza precedenti", ha affermato il capo del Cremlino nelle battute iniziali dell'incontro avuto nella Grande sala del popolo. "Le nostre strette comunicazioni riflettono la natura strategica dei legami russo-cinesi, che sono allo stato a un livello senza precedenti - ha aggiunto Putin -. Siamo sempre stati insieme in passato e lo saremo anche il futuro".

Xi, in particolare, ha avuto da questa mattina bilaterali con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev e con il premier pakistano Shahbaz Sharif.
Successivamente, ha poi visto il presidente mongolo Ukhnaa Khurelsukh, in colloqui che si sono trasformati in un trilaterale visto il coinvolgimento di Putin. L'intorno a tre era particolarmente sotto osservazione sulle ipotesi di sblocco del progetto di costruzione del gasdotto Power of Siberia 2, allo scopo di più che raddoppiare l'attuale capacità di trasporto di gas dalla Russia alla Cina. Oltre ai dubbi di Pechino sul piano, il tracciato prevede proprio la realizzazione di un tratto dell'infrastruttura attraverso la Mongolia.

Il colosso energetico russo Gazprom ha firmato "un accordo giuridicamente vincolante" per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 verso la Cina e del gasdotto di transito Soyuz Vostok attraverso la Mongolia. Lo riporta Bloomberg, citando quanto riferito dal numero uno del gruppo Alexey Miller a Interfax. La Russia attualmente fornisce gas alla Cina tramite un altro gasdotto, Power of Siberia, con una capacità di trasporto prevista di 38 miliardi di metri cubi all'anno. Dal 2027, la cosiddetta rotta dell'Estremo Oriente dovrebbe aumentare i flussi annuali russi verso la Cina di altri 10 miliardi di metri cubi.