Il Brasile è stato il terzo maggiore destinatario al mondo degli investimenti diretti cinesi e il primo al di fuori dell'Europa, con afflussi per 4,2 miliardi di dollari nel 2024.

Lo rivela uno studio del Consiglio imprenditoriale Brasile Cina (Cebc), secondo cui il volume raddoppiato rispetto all'anno precedente (+113%) rappresenta il livello più alto dal 2021.

Il Paese sudamericano, che nel 2023 occupava la nona posizione tra le mete globali del capitale cinese, è ora preceduto soltanto da Regno Unito e Ungheria. Il flusso, pur inferiore ai picchi del periodo 2015-2019 (in media 6,6 miliardi di dollari l'anno), consolida il Brasile come polo strategico per Pechino. 
 A differenza degli anni passati, quando i capitali si concentravano in pochi megaprogetti di petrolio e linee di trasmissione, nel 2024 si è registrato un numero record di 39 iniziative in settori diversificati, dall'energia rinnovabile alla mobilità elettrica.
 Secondo il Cebc, il rafforzamento dei rapporti bilaterali ha contribuito alla crescita. Dal suo ritorno alla presidenza brasiliana nel 2023 ad oggi, il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha incontrato l'omologo e Xi Jinping già cinque volte, annunciando nuove partnership in più comparti.
Nonostante la crescita della componente asiatica, gli Stati Uniti restano la principale fonte di investimenti esteri in Brasile, con 8,5 miliardi di dollari nel 2024, secondo dati ufficiali.