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La Polonia limita il traffico aereo. Presto riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu

(Foto archivio Depositphotos)

La Polonia ha annunciato di aver limitato il traffico aereo lungo il suo confine orientale a seguito dell'intrusione di circa 20 presunti droni russi nel suo territorio.

Questa restrizione, in vigore fino all'inizio di dicembre, "è stata messa in atto per garantire la sicurezza nazionale", ha affermato l'agenzia polacca per la navigazione aerea in un comunicato.

Il ministero degli Esteri polacco ha annunciato che, su sua richiesta, si terrà una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. 'Su richiesta della Polonia, sarà convocata una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in merito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte della Russia', ha dichiarato il ministero su X. Notizia anticipata dalla missione sudcoreana, a cui tocca la presidenza del Consiglio a settembre, citata dalla Tass. La riunione potrebbe tenersi venerdì, ha riferito all'agenzia russa una fonte diplomatica.

Cremlino : dalla Polonia retorica non nuova, tipicamente europea

"Per quanto riguarda la retorica delle dichiarazioni che sentiamo da Varsavia, beh, non c'è nulla di nuovo. Questa retorica è stata caratteristica di quasi tutte le capitali europee ultimamente. Vediamo che continua". Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dall'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.

Cina: 'il dialogo risolva l'incursione dei droni russi in Polonia'

La Cina auspica che "il dialogo possa risolvere" la vicenda tra Varsavia e Mosca sull'intrusione di droni russi sul territorio polacco. E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, secondo cui la "parte cinese spera che tutte le parti preoccupate risolvano in modo appropriato le loro dispute attraverso il dialogo e le consultazioni". Il capo della diplomazia cinese Wang Yi darà il via domani a una missione europea che lo porterà fino al 16 settembre a visitare in successione Austria, Slovenia e Polonia.

 

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