Gente d'Italia

Brasile, in attesa della sentenza su Bolsonaro, si specula sul carcere. Decide il giudice Moraes

In attesa della sentenza della prima sezione della Corte suprema brasiliana, dopo la condanna dell'ex presidente Jair Bolsonaro a 27 anni e tre mesi di reclusione per tentato colpo di Stato, si moltiplicano le ipotesi sul luogo in cui il leader di destra sconterà la sua pena.

La decisione spetta al relatore del caso, il giudice Alexandre de Moraes, che valuterà anche eventuali richieste di passaggio al regime semi-aperto o agli arresti domiciliari.
La difesa di Bolsonaro ha già segnalato che intende chiedere i domiciliari, sia per l'età dell'ex presidente- 70 anni - che per le conseguenze dell'accoltellamento del 2018.
La Corte Suprema ha sessanta giorni per pubblicare la sentenza, ma si prevede che il documento possa essere divulgato già nelle prossime settimane.
Successivamente, la difesa avrà cinque giorni per presentare i ricorsi, per contestare eventuali omissioni, ambiguità o contraddizioni.

L'inizio del periodo di detenzione avrà luogo solo dopo l'esaurimento dei ricorsi, col cosiddetto "passaggio in giudicato".
Nel frattempo, Bolsonaro resterà agli arresti domiciliari, dove si trova dal 4 agosto per aver violato alcune misure cautelari, e dove viene controllato a vista dalla polizia per il timore di fuga.
Intanto gli avvocati lavorano su quattro ipotesi di carcere, ritenute le più probabili, tutte a Brasilia. Si tratta del Complesso penitenziario di Papuda; della Superintendenza della polizia federale, come è successo per le detenzioni di Lula e Michel Temer; del Comando militare del Planalto, uno dei principali edifici dell'esercito nella capitale; e la casa affittata da Bolsonaro nel Jardim Botânico, dove attualmente è ai domiciliari.

Exit mobile version