Campionessa olimpica a Tokyo, campionessa europea a Roma, due bronzi iridati, Antonella Palmisano non aveva ancora in bacheca una medaglia d'argento e oggi, nella prima giornata dei Mondiali di atletica leggera a Tokyo, ha avuto modo di rimediare, col secondo posto nella 35 km di marcia che ha aperto il programma dell'evento.
"Sono contenta di aver portato a casa una medaglia che mi mancava in un posto speciale - la reazione della fuoriclasse pugliese - perché avevo voglia di costruire nuovi ricordi dove ho vissuto l'emozione dell'oro olimpico".
Una sola atleta è riuscita a starle davanti, la spagnola Maria Perez, che peraltro era la favorita, ma nei suoi confronti Palmisano ha parole speciali.
"Sono contenta anche che Maria abbia vinto. Lei è un'amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell'anno scorso e ci siamo anche allenate insieme", ha spiegato la vicecampionessa del mondo, sfinita dopo la gara tanto da presentarsi ai media in carrozzella. "Io ho avuto problemi con dolori di stomaco, ho saltato i rifornimenti, poi negli ultimi 12 km ho avuto crampi costanti - ha spiegato - non è stato facile, ho anche pensato più volte di fermarmi, ma non volevo finisse come a Parigi".
Al traguardo, l'azzurra si accasciata a terra e la prima a soccorrerla è stata l'amica Perez, che ha anche scherzato sulla loro rivalità "Siamo come Sinner e Alcaraz". La spagnola Maria Perez ha bissato il titolo di due anni fa in 2h39:01, precedendo di tre minuti Palmisano (2h42'24'') che è riuscita a tenere a distanza l'ecuadoriana Paula Milena Torres, bronzo in 2h42:44. La 34enne tarantina tornerà in gara tra una settimana, sulla 20 chilometri e la possibilità di tornare sul podio è concreta. Nelle venti edizioni dei Mondiali, soltanto altre due azzurre hanno vinto almeno tre medaglie: Fiona May due ori, un argento e un bronzo nel lungo, Antonietta Di Martino un argento e due bronzi nell'alto.