(Fivb.com)

L'Italia della pallavolo continua a sognare anche grazie alla formazione maschile.

Gli azzurri di di Fefè De Giorgi travolgono, in quella che molti consideravano la 'finale' anticipata, una forte e bella Polonia con un inequivocabile 3-0 (25-21, 25-22, 25-23) e conquistato la finale dei Campionati del Mondo in corso di svolgimento a Manila nelle Filippine. Domani gli azzurri, alle ore 12.30 italiane, se la vedranno con la Bulgaria di Gianlorenzo Blengini che nella prima semifinale ha battuto 3-1 la Repubblica Ceca. Per l'Italvolley si tratta della seconda finale mondiale consecutiva, la sesta della sua storia dopo le edizioni del 1978 a Roma (argento), 1990 a Rio de Janeiro (oro), 1994 ad Atene (oro), 1998 a Tokyo (oro) e 2022 a Katowice (oro).

Domani si tratterà della prima volta in assoluto in una finale iridata contro la Bulgaria. Per De Giorgi sarà la quinta in carriera, dopo i tre titoli dal '90 al '98 da giocatore e quella del 2022 da commissario tecnico dell'Italia. Nella semifinale di Manila, l'Italia è scesa in campo con l'ormai consueta formazione composta dalla diagonale Giannelli-Romanò, Michieletto e Bottolo i martelli, Gargiulo e Russo i centrali con Balaso libero. Dall'altra parte della rete la Polonia è stata schierata con Komenda in palleggio, Sasak opposto, Semeniuk e Leon gli schiacciatori, Kochanowski e Huber i centrali con Popiwczak libero. Grbic ha quindi dovuto fare a meno dell'infortunato Kurek che ha accusato un problema agli addominali nel corso della rifinitura mattutina. A fare il punto sulla convincente prestazione degli azzurri contro la Polonia è il ct De Giorgi che gurda già alla finalissima contro la sorpresa Bulgaria: "Con la Polonia ultimamente stiamo giocando un sacco di partite importanti, perché quando si arriva alla fase finale dei tornei giocare contro la Polonia vuol dire che ci si gioca qualcosa di serio. Come è capitato oggi; a volte sono stati bravi loro, oggi siamo stati più bravi noi.

Oggi bisogna dire che Francesco Sani, quando è entrato, ha girato dei momenti importanti dei set. Anche Luca Porro ha dato un grande contributo, così come Anzani, che ha preso dei muri decisivi. Questo deve essere il nostro spirito. Adesso - indica il ct azzurro - siamo ancora in corsa, un gruppo nel quale ognuno mette il suo in campo facendo la differenza. La Bulgaria è una squadra che ha meritato di arrivare in finale, un po' a sorpresa, nel senso che dall'altra parte c'erano squadre forti che sono state eliminate, ma non per demerito loro: la Bulgaria ha giocato molto bene. È una squadra talentuosa, forte, e quindi anche domani dobbiamo prepararci a una partita da giocare fino alla fine". Tra gli azzurri protagonisti della semifinale c'è di sicuro Francesco Sani, autore di battute vincenti nei momenti chiave del secondo e terzo set: "Sognavo di poter dare il mio contributo in una partita di questo genere. Non credevo però di poter vivere questo tipo di emozione così presto.

Non è semplice entrare al servizio dalla panchina, ma devo solo dire grazie alla squadra per la fiducia dimostratami. La prima finale mondiale? Fino a qualche tempo fa non mi aspettavo di far parte del gruppo. C'è stato purtroppo l'infortunio di Lavia. Ho avuto dunque un'opportunità incredibile che penso possa capitare una sola volta nella vita". Per Luca Porro è stata "una bella Italia. È sempre bello vincere una semifinale, poi in questo modo, con un 3-0 alla Polonia. Ognuno di noi che entra dalla panchina sa che deve dare sempre il massimo, cercando di portare più energia possibile dentro al campo per aiutare i compagni, soprattutto in un momento delicato del match. Quello che abbiamo fatto è stato un qualcosa di incredibile. La mia prima finale mondiale con la nazionale seniores? Un po' di emozione è chiaro che ci sia....Ancora devo realizzare che domani ci giocheremo una finale mondiale".