Gente d'Italia

500 droni e 40 missili sull’Ucraina, aerei Nato in volo a protezione della Polonia

(Depositphotos)

ROMA – Notte di fuoco sopra l’Ucraina e di apprensione sui cieli della Polonia. Mosca ha lanciato “centinaia di droni e missili” mentre la gente dormiva: palazzi residenziali colpiti, vittime civili inevitabili. Lo ha denunciato su X il ministro degli Esteri Andriy Sybiga. A Kiev il bollettino è per ora di due morti e dieci feriti, numeri ovviamente destinati a crescere. Tra le vittime, una bambina di 12 anni nel quartiere Solomiansky.

In un post su Telegram pubblicato questa mattina, Zelensky ha scritto di circa 500 droni e oltre 40 missili
“Questo vile attacco è arrivato praticamente al culmine della settimana dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ed è così che la Russia sta rendendo nota la sua vera posizione. Mosca vuole continuare a combattere e uccidere e merita solo la pressione più dura del mondo. Il Cremlino trarrà vantaggio dal proseguimento di questa guerra e del terrore finché ci saranno fondi energetici e una marina ombra. Continueremo a reagire per privare la Russia di queste opportunità di guadagnare e forzare la diplomazia.
Chiunque desideri la pace dovrebbe sostenere gli sforzi del Presidente Trump e bloccare tutte le importazioni dalla Russia. Il momento di un’azione decisa è atteso da tempo e contiamo su una risposta decisa da parte di Stati Uniti, Europa, G7 e G20″.

L’allarme ha fatto scattare anche Varsavia. La Polonia ha fatto decollare i propri caccia per “garantire la sicurezza dello spazio aereo” dopo la raffica russa. Alle 5 del mattino ora italiana, tutto il territorio ucraino risultava sotto allerta aerea. “Aerei polacchi e alleati hanno iniziato a operare nel nostro spazio aereo”, hanno confermato le Forze Armate di Varsavia, spiegando che si tratta di manovre preventive: blindare il cielo per proteggere i cittadini. Lo spazio aereo vicino alle città di Lublino e Rzeszów è stato chiuso per alcune ore. Intanto Zelensky avverte: “L’Italia potrebbe essere la prossima”.

“La Russia non ha mai avuto e non ha alcuna intenzione” di attaccare paesi europei o della Nato, ha detto all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il ministro degli esteri di Mosca Sergei Lavrov. Ma poi ha avvertito: “Qualsiasi aggressione contro il mio Paese incontrerà una risposta decisa”.

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