A circa un mese dalle elezioni di metà mandato, il presidente argentino Javier Milei si trova ad affrontare uno scenario politico interno difficile e un calo nei sondaggi.
Dopo aver ottenuto in extremis la promessa del Tesoro Usa di un sostegno da 20 miliardi di dollari per risolvere le forti turbolenze finanziarie, il leader ultraliberista si trova ora impegnato a risolvere la partita interna, dove l'allineamento del centro moderato con l'opposizione peronista in tutte le ultime votazioni in Parlamento lo fa soffrire.
L'agenda dei lavori parlamentari di questa settimana presenta già diverse insidie per Milei con la riunione della commissione d'inchiesta che indaga sullo scandalo della cryptomoneta #Libra, la convocazione di esponenti dell'esecutivo su una presunta malversazione nell'acquisto di medicinali, e le discussioni sulla Legge di Bilancio e su un progetto per limitare l'uso dei decreti.
In parallelo, il leader ultraliberista appare in evidente calo negli ultimi sondaggi.
In sei diversi rilevamenti effettuati dopo la sconfitta alle elezioni provinciali di Buenos Aires del 7 settembre, il partito di Milei appare con uno scarso vantaggio in tre di questi e in parità o svantaggio in altri tre, a dimostrazione dell'incertezza sul risultato della prova nelle urne.