Si preannuncia un weekend di fuoco nel segno dello slogan "Blocchiamo tutto", dopo l'abbordaggio della Flotilla da parte delle forze armate israeliane, con lo sciopero generale di venerdì ed il corteo nazionale per Gaza di Roma sabato pomeriggio.
Appuntamenti che sono stati preceduti dalle mobilitazioni in tutta Italia, con università occupate, lezioni interrotte e proteste degli studenti - in un liceo romano ci sono state anche tensioni tra ragazzi proPal e membri della comunità ebraica - linee ferroviarie bloccate, scontri nelle stazioni e devastazioni.
QUI ROMA - Nuovo corteo pro Flotilla, gli organizzatori: 'Siamo 50mila'
'Siamo in 50mila per la Flotilla. Blocchiamo tutto'. Lo annunciano gli organizzatori del corteo del 'Global movement to Gaza Italia', a Roma, con i movimenti palestinesi e i sindacati, arrivato a Porta San Paolo.
Gli attivisti si sono radunati al Colosseo alla manifestazione indetta dal Global movement to Gaza Italia. Alcuni gruppi sono partiti dal presidio permanente di Usb a Termini, mentre gli studenti di 'Sapienza contro la guerra' sono arrivati in corteo dal pre-concentramento a piazzale Aldo Moro. Diverse le sigle in piazza, da Avs a Potere al Popolo, da Cambiare Rotta ai Cobas. 'Gaza, we are coming', lo striscione che apre la manifestazione, partita poco prima delle 19. Dopo circa un'ora il corteo è arrivato al Circo Massimo. Intorno alle 20, secondo le forze dell'ordine, erano 10mila i manifestanti arrivati al Circo Massimo.
In mattinata si sono registrate tensioni nel cortile di un liceo a Roma tra studenti pro Pal e alcuni appartenenti alla comunità ebraica. Sul posto la polizia che indaga sull'accaduto. Sembra che un gruppo di studenti, durante la ricreazione, sia uscito nel cortile del liceo artistico Caravillani, nella zona Villa Pamphili, condiviso con un tempio di preghiera ebraico, e con il megafono abbia intonato slogan pro Palestina. A quel punto alcune persone che erano all'interno sono uscite: è nata prima una discussione e poi ci sarebbero stati spintoni. Ci sarebbero diversi indentificati.
La facoltà di Lettere a La Sapienza è stata occupata. "Le lezioni, ove possibile, si svolgeranno on line - scrive il dipartimento di Storia e antropoligia religiosa", che invita gli studenti a consultare le pagine personali dei docenti su sito dell'ateneo per aggiornamenti e modalità di svolgimento dei corsi.
QUI TORINO - Devastate le Officine Torino, domani Bezos e von der Leyen
Lo spezzone antagonista del corteo a Torino - al quale stanno partecipando oltre ventimila persone contro il blocco della Flotilla - si è staccato dalla manifestazione e ha devastato le Ogr (Officine grandi riparazioni) dove domani sono attesi per una serie di incontri la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyer, John Elkann e Jeff Bezos. In circa duecento a volto coperto hanno sfondato i cancelli e vetri, divelto fioriere e porte, distrutto sedie e tavoli con aste, torce e fumogeni. Minacciati i giornalisti che filmavano ciò che stava accadendo. I manifestanti sono stati poi allontanati dalla Polizia
Sono almeno diecimila i pro Palestina che si sono ritrovati in piazza Castello, davanti alla prefettura a Torino e sono partiti in corteo verso le 19.15. È l'ultimo degli appuntamenti di una giornata di mobilitazione contro il blocco israeliano alla Global Sumud Flotilla.
"Gaza ha vinto nonostante il dolore" si legge nello striscione - che apre il corteo - dell'Associazione dei palestinesi in Italia. "Dobbiamo bloccare la catena di morte che parte anche da qui", dicono al microfono.
In mattinata circa un centinaio di ragazzi erano partiti in corteo dal liceo Einstein di via Bologna, in assemblea permanente da giorni e ora in occupazione, per raggiungere Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, anch'essa occupata. Occupati anche i licei Primo Artistico, Copernico-Luxemburg, Gobetti, Galileo Ferraris e Gioberti. Secondo gli studenti, altri istituti potrebbero annunciare la mobilitazione.
A conclusione della manifestazione studentesca pro Pal per motivi di ordine pubblico le "stazioni della metropolitana di Porta Susa e Porta Nuova sono state interdette", come annunciato da Gtt attraverso gli altoparlanti della metropolitana. A bordo dei convogli erano saliti i manifestanti dalla stazione Bengasi.
All'aeroporto torinese sono state invece interrotte per circa 20 minuti le operazioni di imbarco e di sbarco a causa della protesta per Gaza. Alle 14,35 tutto è tornato regolare. Si è registrato qualche ritardo contenuto sia in partenza sia in arrivo, tranne quello per Londra Stansted che è partito tre ore dopo il previsto. Circa 70 manifestanti hanno tagliato le reti dell'aeroporto Sandro Pertini di Caselle e sono entrati nel perimetro dello scalo.
QUI BOLOGNA - Scontri davanti alla stazione
Lacrimogeni sono partiti dal cordone di polizia davanti alla stazione di Bologna contro il corteo di Usb e collettivi partito da piazza Maggiore. Quando il gruppo, alcune migliaia di persone, si è avvicinato a piazza Medaglie d'Oro ed era ancora distante dall'ingresso sono stati sparati i lacrimogeni ad altezza uomo. Il corteo, che proveniva da via Amendola, si è quindi spostato verso piazza XX settembre e si è diviso in alcuni spezzoni. In mattinata c'erano stati scontri in stazione con i collettivi studenteschi.
Lacrimogeni e scontri in via Carracci a Bologna, dove si era spostata una parte del corteo di Usb e centri sociali diretto in stazione e che ha provato a raggiungere l'altra entrata dello scalo ferroviario. Qui il blocco era distante dall'ingresso da parte dei carabinieri, che hanno sparato i candelotti lacrimogeni e dall'altra parte gli attivisti hanno risposto con lanci di bottiglie e altri oggetti e poi anche con petardi e fuochi di artificio.
Gli studenti delle superiori e dell'Università di Bologna in corteo sono arrivati davanti alla stazione dove hanno trovato i carabinieri in tenuta antisommossa che con alcune manganellate li hanno respinti. Durante il corteo avevano annunciato l'intenzione di bloccare la stazione.
Dopo essere stati respinti almeno quattro volte dalle manganellate di carabinieri e polizia schierati in assetto antisommossa davanti alla stazione centrale di Bologna, il corteo degli studenti medi e universitari si è spostato sui viali per ripartire in marcia al grido di "blocchiamo tutto", per poi fare tappa davanti al provveditorato. Alla stazione si sono vissuti momenti di tensione, con gli ingressi che sono rimasti chiusi con lancio di fumogeni e petardi.
QUI FIRENZE - Tensione in stazione, stop ai treni. Ateneo occupato
I manifestanti per Gaza e per la Flotilla hanno occupato i binari della ferrovia a Firenze Santa Maria Novella, dopo esser entrati in stazione al termine di un corteo in centro. Una buona parte dei manifestanti ha superato le forze dell'ordine scendendo dalle piattaforme sui binari e bloccando di fatto la circolazione dei treni in arrivo e partenza.
Sono circa 5.000 i manifestanti dentro la stazione. Le forze dell'ordine hanno provato a contenerne la pressione, anche con brevi cariche di alleggerimento, ma poi i manifestanti sono riusciti ad andare sui binari causando il blocco della circolazione dei treni. Alcuni poliziotti risultano contusi nei contatti. Tre, secondo quanto si apprende da fonti della questura, dovranno ricorrere a cure mediche.
I treni dell'Alta Velocità effettuano la fermata nelle stazioni di Firenze Campo di Marte e di Firenze Rifredi. La stazione di Firenze Santa Maria Novella, nel centro storico, è 'una stazione di testa': i treni previsti in arrivo a Firenze, in caso di blocco della circolazione, possono essere mandati alle altre stazioni ferroviarie fiorentine.
In Toscana traffico in tilt anche a Prato per il blocco della Declassata, la tangenziale cittadina, da parte di un migliaio di manifestanti. A Livorno è poco più di mezz'ora l'occupazione dei binari della stazione centrale dal corteo degli studenti.
In mattinata è stato di fatto occupato il plesso universitario di via Laura a Firenze. All'ingresso è stato appeso uno striscione "Se bloccate la Flotilla, blocchiamo tutto". L'occupazione del plesso universitario "andrà avanti a oltranza, fino al raggiungimento dei nostri obiettivi" ha detto Sofia, di Studenti per la Palestina a margine dell'assemblea che si è svolta nel pomeriggio nei locali che ospitano la sede della Scuola di studi umanistici e della formazione.
QUI NAPOLI - Tensione al porto di Napoli, corteo cerca di forzare blocco
A Napoli un corteo dei manifestanti Pro Pal è partito verso le 19. I partecipanti si sono radunati in piazza del Carmine per dirigersi poi verso l'area orientale della città. In piazza alcune centinaia di persone, prevalentemente giovani che sventolano le bandiere della Palestina. "Non vogliamo essere complici del genocidio. Per questo siamo scesi in piazza", hanno detto alcuni portavoce. Il corteo è scortato dalle forze dell'ordine e ha creato disagi al traffico cittadino.
Il corteo dei manifestanti è stato bloccato all'ingresso del porto dove c'è un nutrito gruppo di uomini delle forze dell'ordine. I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco premendo contro gli agenti e lanciando bandiere ma sono stati respinti.
QUI MILANO - Statale occupata, pronti per lo sciopero generale
Gli studenti dell'Università Statale di Milano hanno occupato l'ateneo e si dichiarano pronti per lo sciopero generale convocato per domani a seguito dell'abbordaggio della Global Sumud Flotilla. "Ieri sera Israele ha cominciato le prime operazioni di abbordaggio contro alcune navi della Global Sumud Flotilla - scrivono stamani - Come abbiamo promesso, se avessero toccato la Flotilla, avremmo bloccato tutto: così questa mattina, dopo il corteo che ieri ha bloccato la stazione di Milano Cadorna, abbiamo occupato l'università Statale di Milano".
Nel pomeriggio, al coro di "Palestina libera", è partito da piazzale Loreto a Milano il corteo a sostegno di Gaza e della Flotilla, a cui partecipano centinaia di persone. L'arrivo è previsto in piazza Duomo. "Ieri sera ci siamo presi le strade, Cadorna e il Duomo", ha detto una delle organizzatrici al megafono prima della partenza. "Ancora una volta abbiamo dimostrato che quando l'umanità chiama, il popolo risponde, Milano risponde. Chiediamo al governo e alle istituzioni di intervenire. Continuiamo a chiedere l'embargo militare totale, sanzioni immediate, e l'apertura di un corridoio umanitario diretto e sicuro. Noi siamo pronti a bloccare tutto. La macchina del genocidio si ferma ora".
QUI PISA - Gli studenti occupano il rettorato
Al termine di un corteo spontaneo per le principali vie del centro circa 300 manifestanti pro Palestina aderenti ai collettivi studenteschi hanno occupato oggi il rettorato dell'Università di Pisa. L'obiettivo degli attivisti è di restare tutta la notte all'interno del rettorato fino alla manifestazione promossa per domani in occasione dello sciopero generale.
In corteo per domani sono attese migliaia di persone con l'obiettivo di bloccare i luoghi sensibili della città: non solo i poli universitari, ma anche la stazione ferroviaria e non è escluso che vi siano deviazioni in direzione dell'aeroporto e delle principali arterie stradali.
QUI VENEZIA - Striscione di otto metri allo Iuav di Venezia: 'Free Palestine'
Un gruppo di studentesse e studenti dello Iuav di Venezia ha calato uno striscione di otto metri con la scritta "Free Palestine" dal Cotonificio, una delle sedi storiche dell'Università di architettura, per condannare l'attacco dell'esercito israeliano alla Global Sumud Flotilla. "Questa azione simbolica vuole rappresentare un grido di libertà e di giustizia, rivolto non solo a chi conosce la situazione ma anche a chi vive ogni giorno la propria esperienza universitaria a Venezia, affinché possa prendere coscienza delle ingiustizie che colpiscono migliaia di persone", dichiara Angelica Morresi, rappresentante in Consiglio di Ateneo con l'Unione degli universitari.
QUI GENOVA - Presidi nei varchi portuali, ma nessuno stop
Un presidio permanente al varco Albertazzi del porto di Genova e una manifestazione studentesca sono stati organizzati stamani nel capoluogo ligure in segno di protesta "contro l'abbordaggio della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla in acque internazionali da parte della Marina israeliana". Oltre tremila manifestanti nella notte si sono radunati davanti alla sede dell'associazione 'Music for Peace' promotrice della raccolta alimentare per la popolazione della Striscia di Gaza bloccando per alcune ore l'accesso al casello autostradale di Genova Ovest.
L'Autorità di sistema portuale chiarisce che "le attività portuali proseguono regolarmente". "Import/export, logistica, traghetti e crociere continuano in piena operatività", dunque "le manifestazioni di protesta in corso a Genova a sostegno della Flotilla per Gaza non hanno bloccato" lo scalo.
QUI CAGLIARI - Blocco stradale alla stazione ferroviaria
Hanno camminato per alcuni chilometri, passando davanti al consiglio regionale e rallentando il traffico veicolare nella centrale via Roma, poi si sono diretti alla stazione ferroviaria dove hanno messo in atto un blocco temporaneo di uno degli incroci della piazza Matteotti a Cagliari creando lunghe code di auto e bus. Gli universitari di Unica per la Palestina, insieme con alcuni studenti dei licei - poco meno di un centinaio di persone - si sono mobilitati anche questa mattina per sostenere la Global Sumud Flotilla.
Bandiere della Palestina e uno striscione con la scritta "Nessuna pace per chi vive di guerra" e diversi slogan tra i quali "Free Free Palestina" e "Palestina Libera" per dire No al genocidio a Gaza. Un "grido di rabbia e di giustizia", è stato detto dai manifestanti che dopo circa mezz'ora di blocco hanno ripreso il corteo spontaneo - organizzato con una mobilitazione sulle chat e sui social - per le strade del centro, seguiti a ruota dalla Polizia che, per durante il presidio davanti alla stazione, ha regolamentato l'ingresso verso i binari. Sono stati infatti chiusi tutti i cancelli sulla facciata principale in piazza Matteotti mentre è rimasta aperta - presidiata dalle forze dell'ordine - una porta laterale secondaria attraverso il bar
QUI BARI - Occupata un'aula di UniBa, 'tutti gli occhi sulla Flotilla'
Hanno occupato un'aula al secondo piano del palazzo Ateneo gli studenti dell'università Aldo Moro di Bari, riuniti in alcune sigle fra le quali Udu e Cambiare Rotta, per protestare contro il blocco delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e per chiedere all'università di interrompere immediatamente qualunque accordo con Israele. Nell'aula gli studenti inneggiano a Gaza e sulla lavagna hanno scritto "Block the university, all eyes on the Flotilla". In tanti issano bandiere palestinesi, alcuni indossano la kefiah, altri gridano lo slogan "blocchiamo tutto" invitando a una massiccia partecipazione allo sciopero generale proclamato per il 3 ottobre. "Le prese di posizione fin qui fatte da UniBa per noi non sono sufficienti - spiega la studentessa Rosangela Pavone -. C'è stata una presa di posizione da parte dell'ex rettore Stefano Bronzini, ma comunque timida. E' stato deciso di bloccare solo alcuni accordi con Israele, non ci accontentiamo. E' necessario che la lotta continui fino a quanto tutte le intese non saranno sospese".
La ministra Bernini: 'Blocchiamo tutto parole forti ma vuote'
"Stamattina ho parlato con molti rettori che hanno accolto studenti e ricercatori arrivati dalla Palestina. I rettori mi hanno aggiornato sulla situazione nei loro atenei, molti dei quali interessati da occupazioni. Le manifestazioni sono legittime, la violenza è inaccettabile. Così come lo è lo slogan 'Blocchiamo tutto'. Parole forti, ma vuote. Non hanno fermato, per esempio, l'arrivo dei 39 studenti palestinesi. E mi chiedo se si vogliano bloccare gli arrivi dalla Striscia di Gaza su cui stiamo lavorando. A chi dice 'Blocchiamo tutto', rispondiamo: 'Andremo avanti'". Così la ministra dell'Università Anna Maria Bernini.