È polemica sui social e non solo per il botta e risposta avvenuto ieri sera a Porta a Porta su Rai1 tra il conduttore Bruno Vespa e uno degli attivisti della Global Sumud Flotilla, Tony La Piccirella, che ha provocato le reazioni dell'opposizione, oltre che dei tre consiglieri Rai non espressi dalla maggioranza.
Un nuovo caso di scontro televisivo sulla questione di Gaza, dunque, dopo quello tra Enzo Iachetti e presidente dell'associazione Amici di Israele Eyal Mizrahi, avvenuto a Cartabianca su Retequattro, che aveva fatto discutere per giorni.
A Porta a Porta Vespa ha chiesto conto al suo interlocutore della scelta di non consegnare gli aiuti a Cipro, seguendo la proposta del cardinale Pierbattista Pizzaballa. "Voi vi fidate di Pizzaballa o no?", ha domandato Vespa a La Piccirella, che ha risposto di sì. "Noi siamo persone pratiche - ha proseguito il conduttore -. E allora se vi fidate, perché non gli date gli aiuti? Lui ha detto lasciateli a Cipro e li prendiamo noi". "E' una proposta non conforme alla natura delle missione", ha replicato il membro della Flotilla. "Quelle sono persone serie - ha incalzato Vespa -. Hanno detto: voi lasciate gli aiuti al patriarcato di Cipro e noi li portiamo ai poveracci di Gaza. Se non vi piace, va bene. Fa niente". "L'obiettivo della missione - ha quindi spiegato La Piccirella - è aprire un canale diretto, senza mediatori, con Gaza".
"E allora vi posso dire che non ve ne fotte niente di dare gli aiuti alle persone? - ha risposto Vespa -. Voi volete aprire un canale diretto che non riuscirete ad avere. Lo sapevate prima di partire che Israele non vi consentirà mai di aprire un canale diretto". Sui social diversi utenti hanno criticato l'atteggiamento del conduttore, sostenendo che ha insultato sia gli attivisti che il popolo di Gaza. Altri, invece, lo hanno lodato, affermando che finalmente ha detto la verità con parole chiare. "Allibita" si è detta la presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, parlando di "atteggiamento incompatibile con la responsabilità e la funzione del servizio pubblico" da parte di Vespa e chiedendo ai vertici della Rai di prendere posizione. Sulla stessa linea esponenti di Pd, M5s e Avs, mentre dalla maggioranza Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, ha difeso il conduttore.
"Con gli attacchi a Bruno Vespa - ha detto - l'opposizione svela ancora una volta quale sia la sua reale posizione sulla libertà d'informazione e sull'idea di servizio pubblico". I due consiglieri eletti dall'opposizione Alessandro Di Majo e Roberto Natale, insieme al membro eletto dai dipendenti Davide Di Pietro, hanno parlato di "doppio schiaffo a una stessa parte dell'opinione pubblica", sia con l'atteggiamento di Vespa che con la scelta di spostare dalla prima serata a notte fonda la programmazione su Rai3 "Open Arms - La legge del mare".
La messa in onda del documentario, che racconta la storia dell'omonima Ong, era stata criticata dalla Lega. Intanto, l'Usigrai ha incontrato Floridia per rimarcare che "da un anno la Rai è senza presidente" e che "è venuta meno l'attività istituzionale di controllo e indirizzo" a causa del blocco della Vigilanza. La presidente della bicamerale ha condiviso la posizione del sindacato, annunciando che promuoverà un incontro con i capigruppo di tutti i partiti in commissione. La Rai, da parte sua, ha ricordato che "il ruolo di presidente facente funzione è legittimamente esercitato dal consigliere anziano Antonio Marano" e che "anche in passato tale fattispecie si è verificata, senza peraltro creare pregiudizio all'azienda".