Cortei in 100 città e piazze piene per lo sciopero generale a sostegno della Flotilla e per la popolazione di Gaza.

A Roma in 300mila alla manifestazione, secondo i sindacati di base e la Cgil. Centomila a Milano.  Tensione a Bologna, dove già giovedì sera ci sono stati incidenti e una manifestante colpita da un lacrimogeno rischia di perdere un occhio. Nel bolognese è stata chiusa la A14 tra Borgo Panigale e San Lazzaro. Bloccati i porti di Livorno e Napoli, con conseguenze sui collegamenti con le isole. Le proteste nelle città sono in intensificazione nel pomeriggio.

"La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale" annuncia la Cgil in una nota. "Secondo i dati pervenuti finora - prosegue il sindacato - l'adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%".

La giornata - evidenzia il comunicato del sindacato - "è stata caratterizzata da un clima pacifico e democratico. Lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini, studenti e studentesse hanno fatto sentire la loro voce a sostegno della Global Sumud Flotilla e in solidarietà con gli attivisti arrestati, per la pace e per riaffermare il diritto internazionale". "La mobilitazione non si ferma - conclude la nota - prossimo appuntamento a Roma per la manifestazione nazionale del 25 ottobre 'Democrazia al lavoro'".

Le manifestazioni di oggi hanno visto "la partecipazione straordinaria e senza precedenti dei giovani, che chiedono un futuro di pace e di giustizia sociale, con lavoro stabile e contrasto alla precarietà". E' il commento del segretario della Cgil Maurizio Landini alla notizia sull'adesione alle manifestazioni di oltre 2 milioni di persone.

QUI ROMA - I sindacati: 'In 300mila al nostro corteo'. Bloccata la tangenziale, uova contro il Mit

Hanno sfilato in 300mila a Roma per Gaza e per la Flotilla. Usb e Cgil concordano sulla stima della marea umana che ha invaso le strade del centro della Capitale, alimentandosi con mini-cortei di studenti e non solo provenienti da varie parti della città.

I manifestanti hanno poi sfilato sulla tangenziale est, fino all'autostrada A12, in un corteo autorizzato, arrivato anche in periferia. Durante la manifestazione un gruppo di studenti ha lanciato uova contro le camionette della polizia e contro il ministero dei Trasporti al grido 'Salvini fascista, primo della lista'.

Poco prima da alcuni attivisti erano partiti insulti e fischi al passaggio sotto l'ambasciata tedesca. In quei momenti il corteo della Cgil, partito da piazza Vittorio, si congiungeva con lo spezzone del sindacato autonomo Usb radunato davanti alla stazione Termini per sfilare poi in un unico serpentone.

L'ingresso principale della stazione è stato blindato dalle forze dell'ordine. Per lo sciopero generale treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti.

Nello spezzone della Cgil, dietro lo striscione "Stop al Genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla", hanno sfilato, tra gli altri, il leader del sindacato Maurizio Landini, la segretaria del Pd Elly Schlein, e poi ancora Nicola Zingaretti, e i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

'Bella ciao' è stata la colonna sonora del corteo, anche Schlein l'ha intonata con i giovani Dem. La marea umana è proseguita nel pomeriggio, con la testa del corteo arrivata a Porta Maggiore e la coda ancora sulla A24. Traffico in tilt per la chiusura della tangenziale, invasa dai manifestanti. Domani si replica con il corteo nazionale per la Palestina, con appuntamento alle 14.30 a Porta San Paolo. "Dobbiamo essere un milione", dice Maya Issa, presidente degli studenti palestinesi.

 

QUI PISA - Manifestanti sulla pista dell'aeroporto, stop ai voli. L'operatività è ripresa nel tardo pomeriggio

I manifestanti che partecipano al corteo pisano in occasione dello sciopero generale promosso da Usb, Cub, Cobas e Cgil hanno raggiunto l'aeroporto "Galileo Galilei" e dopo avere forzato lo sbarramento delle forze dell'ordine hanno invaso la pista e i piazzali dove stazionano gli aeromobili. L'operatività dello scalo è stata sospesa.

I manifestanti hanno forzato i cordoni di sicurezza e sono entrati sul piazzale dell'aeroporto di Pisa. Le operazioni dello scalo sono state fermate, secondo quanto conferma la società di gestione Toscana Aeroporti.

Gli oltre 300 manifestanti hanno poi abbandonato lo scalo e l'operatività dei voli è ripresa regolarmente. I voli previsti in partenza hanno accumulato alcune decine di minuti di ritardo ma ora potranno decollare senza intoppi. Ritardi piuttosto contenuti anche per alcuni voli in arrivo. Dopo il blitz allo scalo "Galilei" il corteo pisano si è definitivamente sciolto e la manifestazione è terminata.

Anche la Firenze-Pisa-Livorno, la superstrada a quattro corsie che unisce la costa al capoluogo regionale, è stata interamente bloccata a Pisa in entrambe le direzioni di marcia. Migliaia di manifestanti hanno invaso la carreggiata paralizzando il traffico sia in direzione Mare sia verso Firenze. Il traffico è bloccato con inevitabili code e rallentamenti sulla viabilità alternativa. Intanto in città i poli universitari occupati al momento sono due: la facoltà di Lettere e la Scuola Normale. Il rettorato dell'ateneo è libero, mentre sono state evitate in mattinata le occupazioni di almeno altri due dipartimenti.

Il corteo dei manifestanti di Pisa ha raggiunto il casello Pisa Centro dell'autostrada A12 Rosignano-Genova. Migliaia di persone sono entrate sulle carreggiate dell'autostrada - nord e sud - bloccando il traffico in entrambe le direzioni di marcia. E' da stamani che la manifestazione per lo sciopero, con circa 10.000 persone, raggiunge nodi nevralgici della circolazione stradale causando disagi.

QUI BOLOGNA - Cariche in autostrada, A14 chiusa a Bologna. Scioperano anche i detenuti

Scontri con cariche delle forze dell'ordine in autostrada e tangenziale a Bologna, con lancio di bottiglie e bastoni da parte del corteo di manifestanti rimasti sulla carreggiata. Le cariche sono partite dopo un frangente di fronteggiamento a stretta distanza, in seguito al lancio di lacrimogeni. Dopo un primo breve tafferuglio, la seconda carica sulla corsia laterale della tangenziale per respingere i manifestanti di alcune decine di metri.

L'Autostrada A14 è chiusa a Bologna, fra Borgo Panigale e San Lazzaro, dopo che il corteo ha invaso l'adiacente tangenziale. L'autostrada era stata chiusa per ragioni precauzionali e alcuni manifestanti l'hanno invasa. Chiuso anche il raccordo di Casalecchio fra l'A1 e il bivio con la A14. Risulta così attualmente bloccato quasi tutto il nodo autostradale bolognese.

Tra i cori "Blocchiamo tutto" e "Dimissioni governo Meloni" migliaia di manifestanti in mattinata sono partiti da piazza Maggiore, tra il sindacato Usb, Potere al Popolo, Cambiare rotta e i collettivi di studenti universitari.

Intorno alle 12,30 il corteo Usb ha imboccato via Stalingrado, in direzione tangenziale e autostrada. Nello stesso punto è stato raggiunto dalla testa del corteo dei collettivi di studenti medi e universitari, partito sempre da piazza Maggiore.

"Oggi c'è stato un record di adesioni anche rispetto allo sciopero del 22 settembre, parlano già di 70mila persone e questa è la migliore risposta che si potesse dare". È la stima sulle presenze in piazza a Bologna della vicesindaca, Emily Clancy. Secondo una prima stima in ambienti della questura, i partecipanti sarebbero 40/50mila.

Tra un lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine e un migliaio di manifestanti irriducibili che provano a riorganizzarsi per avanzare di nuovo, un gruppetto di sette ragazze, kefiah al collo e zaino in spalla, improvvisamente si sono sedute per terra e sono rimaste sole, immobili, davanti agli agenti. Tenendosi per mano, si sono guardare fra loro ed hanno intonato 'Bella ciao'. Una pausa in mezzo al caos sull'asfalto dell'autostrada bloccata a Bologna, con i manifestanti Pro Pal che dalle due occupano A1 e Tangenziale. Pochi minuti di calma, in una giornata carica di tensione.

Anche i detenuti del carcere bolognese della Dozza che lavorano per "Fare Imprese in Dozza", azienda interna all'istituto detentivo, hanno deciso di aderire allo sciopero generale. "Preso atto di quello che sta avvenendo a Gaza, noi dipendenti della Fare Impresa in Dozza abbiamo deciso di scioperare il 3 ottobre - hanno scritto in una lettera che ha letto nel corso della manifestazione in segretario della Camera del Lavoro di Bologna, Michele Bulgarelli - Per noi reclusi andare a lavorare è un momento di libertà dal contesto carcerario in cui viviamo. Nonostante ciò, rinunciamo a un giorno di libertà e al nostro stipendio. Questa decisione è stata presa per manifestare tutta la nostra indignazione per il genocidio tutt'ora in atto e per supportare le persone della Flotilla arrestate con l'unica colpa di essere ambasciatori d'umanità. Questo è il minimo che possiamo fare per poter ringraziare tutti quei cittadini che ogni giorno si battono per i diritti dei detenuti".

QUI MILANO - In centomila in corteo, tensione in tangenziale

C'è stato qualche momento di tensione dopo che i manifestanti sono arrivati a bloccare la tangenziale est, ma nel complesso è stato un corteo pacifico quello che ha visto sfilare 100mila persone, secondo gli organizzatori, per le vie di Milano a sostegno della Palestina.

Tantissimi gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione che è partita da Porta Venezia per arrivare in piazza Leonardo da Vinci, dove si trova il Politecnico. Ma in pochi si sono fermati nel luogo concordato di fine corteo perchè i manifestanti hanno proseguito fino a entrare nella tangenziale est di Milano, tra gli svincoli di Segrate e Lambrate, bloccando il traffico in entrambe le direzioni.

Per circa quattro ore, una delle più importanti arterie stradali attorno a Milano che collega il traffico proveniente da e verso il nord Italia con la A1 e la A4 è rimasto paralizzato, con una piccola parte dei manifestanti perlopiù a volto coperto che hanno lanciato petardi, pietre e bottigliette contro le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni e idranti ma tra le parti non c'è stato mai contatto.

La maggior parte del corteo ha bloccato pacificamente la tangenziale fino dopo le 17, quando sono state liberate entrambe le carreggiate. Poche le ripercussioni dello sciopero sui mezzi pubblici milanesi, con le 5 linee della metropolitana sempre funzionanti, mentre ci sono stati treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione Centrale.

QUI TORINO - Oltre 50mila al corteo di Cgil e Usb, disordini dagli antagonisti, blitz e danni alla Leonardo

Un corteo pacifico di oltre 50.000 persone, aumentato lungo il percorso ancora di molte migliaia, ha sfilato a Torino nel giorno dello sciopero generale e di protesta proclamato da Cgil e Usb.

Partito da piazza Palazzo di Città, da qualche giorno ribattezzata "piazza Gaza", con i Cub e gruppi di studenti. Disordini invece sono stati creati da un gruppo di un centinaio di manifestanti del cosiddetto spezzone sociale, con antagonisti, nel tentativo di entrare alle Ogr (Officine grandi riparazioni), dove si sono tenuti gli eventi di Tech Week, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, in dialogo con John Elkann, presidente di Stellantis e amministratore delegato di Exor.

Lo stesso di fronte alla sede di Leonardo. Il corteo principale, composto di lavoratori, studenti, famiglie con bambini ha sfilato per dieci chilometri, con slogan come "L'italia, Torino, sanno da che parte stare" ,"Palestina libera", "boycott Israel" mescolati a musica e canzoni palestinesi.

Lo spezzone antagonista invece ha lanciato pietre, fumogeni e vari oggetti contro le forze dell'ordine in un primo tentativo di entrare alle Ogr, passando dall'area degli incubatori e del campus del Politecnico, respinto dalle forze dell'ordine.

Nel pomeriggio, alla periferia Ovest, davanti a Leonardo, ha ripetuto un fitto lancio, ricevendo in risposta dalle forze dell'ordine dei lacrimogeni. Sfondati dei pannelli, i manifestanti sono entrati nel parcheggio dei dipendenti, danneggiando pesantemente le auto con pietre e scritte. Manifestazioni, con numeri minori di partecipanti, si sono tenuti in tutte le province piemontesi.

QUI FIRENZE - Circolazione dei treni tornata regolare, l'Usb: 'In 70mila al corteo'

E' tornata regolare nel pomeriggio la circolazione ferroviaria a Firenze tra Santa Maria Novella e Firenze Campo Marte dopo l'intervento delle forze dell'ordine a seguito dell'occupazione dei binari da parte di manifestanti al corteo odierno nel capoluogo toscano. I treni ad Alta Velocità e quelli regionali hanno subito rallentamenti fino a 120 minuti. Alcuni convogli regionali hanno subito limitazioni nel percorso. Lo riferisce Rfi.

Migliaia di persone a Firenze per il corteo in solidarietà con la Palestina e la Global Sumud Flotilla. Il corteo, aperto da una grande bandiera palestinese e dallo striscione 'Fermiamo il sionismo con la resistenza', è partito poco prima delle 10. A sfilare sindacati di base, ragazzi delle scuole superiori e università, associazioni, movimenti, Cgil. Il serpentone al grido di 'Palestina libera' e 'Stop genocide' si è mosso verso viale Lavagnini. Traffico bloccato sui viali e tramvia in direzione San Marco interrotta.
La manifestazione attraversa piazza della Libertà, viale Don Minzoni, cavalcavia delle Cure, viale dei Mille e viale Paoli, per concludersi allo stadio Franchi, lato Maratona.

"La risposta di Firenze è stata impressionante, non riusciamo bene a quantificarci all'incirca 70mila persone, qualcuna in più qualcuno in meno". A dirlo è Miriam Amato dell'esecutivo Usb Firenze commentando la grande partecipazione al corteo di questa mattina, in occasione dello sciopero generale in solidarietà con il popolo palestinese e la Global Sumud Flotilla.

"E' dai tempi del Social Forum", novembre 2002, "che non si vedeva così tanta gente in piazza", commenta Rossano Rossi, segretario della Cgil Toscana.

QUI NAPOLI - Bloccato il porto, ritardi e cancellazioni per i treni

Secondo alcune stime degli organizzatori sono oltre diecimila i manifestanti che stanno bloccando il porto di Napoli, impedendo l'accesso ed il deflusso a tutti i veicoli. La maggior parte dei pro-Pal si trova radunata all'esterno dell'edificio dove sono ospitati gli uffici della Guardia Costiera e della Autorità Portuale e per la loro presenza sono stati bloccati tutti gli accessi all'area portuale partenopea, sia dalle autostrade che dai varchi cittadini. Il blocco sta provocando conseguenze anche sui collegamenti marittimi per le isole del golfo di Napoli.

I manifestanti hanno raggiunto l'area container, presidiata da diversi uomini delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Alcuni del presidio hanno forzato un cancello che porta verso la zona di attracco delle navi. Esplosi anche alcuni fuochi d'artificio.

Ritardi e cancellazioni per i treni in arrivo e in partenza dalla stazione Centrale di Napoli, linea 1 ferma "per motivi tecnici", secondo quanto ha comunicato Anm, linea 2 ancora attiva, servizio ridotto per bus e tram, stop a molti treni Eav. Questa la situazione del trasporto pubblico a Napoli nella giornata dello sciopero generale proclamato da Cgil e Usb a sostegno della Flotilla. Pochi i varchi di ingresso della stazione Centrale aperti.

La manifestazione per Gaza, partita da piazza Garibaldi, ha lasciato corso Umberto per dirigersi verso il porto di Napoli al Varco Pisacane, ingresso per l'area di commercio dello scalo. "Nel nostro porto - dice al microfono uno dei manifestanti - c'è un commercio di armi, invece deve essere un luogo di incontro delle civiltà". Il varco Pisacane è chiuso con furgoni della polizia posizionati alle spalle del cancello. Successivamente, i manifestanti si sono diretti verso piazza Municipio.

Intanto attivisti del sindacato SiCobas hanno bloccato il varco di ponente del porto di Salerno.

QUI LIVORNO - Blocco all'accesso al porto di Livorno, stop al traffico commerciale

Traffico commerciale completamente bloccato in ingresso e uscita dalla zona nord del porto di Livorno con lunghe file di mezzi pesanti e Tir intrappolati tra il ponte Genova e via Leonardo da Vinci a causa dei manifestanti proPal che, come annunciato da Usb, hanno invaso dalle 6 di stamattina, con un presidio, le carreggiate del grande nodo viario di fronte al varco Zara di accesso al porto. I manifestanti hanno posizionato transenne e acceso fuochi per impedire il passaggio dei veicoli compresi quelli di passeggeri ai traghetti. Proteste di camionisti e automobilisti ma in quella zona della città non si passa.

QUI GENOVA - Corteo Usb in stazione, occupati i binari

Sono entrati dentro l'atrio della stazione ferroviaria di Genova Principe in migliaia al grido di Palestina libera i manifestanti partiti con il corteo organizzato da Calp e Usb. Le forze dell'ordine non hanno impedito l'ingresso che è avvenuto in modo ordinato e senza tensioni. Dopo aver riempito l'atrio della stazione ora i manifestanti stanno occupando i binari. "Non ce ne andremo finché non avremo notizie degli arrestati" hanno detto gli organizzatori prima dell'ingresso.

Quarantamila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato stamattina dal terminal Traghetti del porto di Genova a piazza de Ferrari per sostenere la operazione umanitaria di Global Sumud flotilla. Il corteo della Cgil dopo aver incontrato la delegazione Usb ha raggiunto la sopraelevata che ha percorso fino a piazza Cavour da dove il corteo è sceso per confluire in centro città. In piazza tutte le categorie ma anche studenti di diverse scuole genovesi.

Circa 300 manifestanti in prevalenza antagonisti sono entrati in precedenza nella stazione ferroviaria di Sampierdarena e hanno occupato i binari.

QUI VENEZIA - Circa 20mila in corteo

I collegamenti da e per il centro storico di Venezia sono stati bloccati stamani a causa dello sciopero di Cgil e Cobas e delle manifestazioni in favore di Gaza e della Flotilla. Il corteo della città storica, partito da Campo Santa Margherita, si è diretto piazzale Roma, il terminal di auto e bus, completamente deserto. Alcuni manifestanti sono saliti sul tetto del Garage comunale e hanno srotolato uno striscione "Free Gaza". Cancellazioni di quasi tutti i treni in arrivo e partenza vengono registrate dalle ore 10 nella stazione di Santa Lucia e in quella di Mestre.

Secondo la questura hanno superato quota 20mila le persone che hanno partecipato al doppio corteo che si è mosso da Mestre e Venezia, nell'ambito dello sciopero per Gaza e la Flotilla.
Gli organizzatori stimano una partecipazione di oltre 30mila persone. Per le forze dell'ordine, dalla Terraferma si sarebbero mosse circa 15mila persone, e 5.000 dal centro storico.

Altri cortei si sono svolti a Padova, verso l'Interporto, a Treviso, Vicenza - dove si vorrebbe bloccare un casello dell'autostrada A31 - e a Verona.

QUI BARI - In migliaia in piazza tra cori e bandiere

Si è conclusa in largo Sorrentino, alle spalle della stazione centrale, la manifestazione organizzata a Bari nella giornata dello sciopero generale per Gaza e per la Global Sumud Flotilla. Secondo la Cgil i manifestanti sono stati circa ottomila. Il corteo dei sindacati di base e degli studenti ha attraversato il sottopasso Sant'Antonio dove sono stati accesi alcuni fumogeni e intonati colori per la Palestina. I manifestanti hanno poi proseguito pacificamente lungo il percorso autorizzato fino alla conclusione.

Secondo la Cgil in totale in Puglia sono state "ventimila" le persone in piazza, testimoniando "la sensibilità e l'attenzione del mondo del lavoro e della società civile verso la tragedia del popolo palestinese e il sostegno alla missione della Global Sumud Flotilla".

QUI PALERMO - Gli organizzatori: 'In 30mila al corteo'

Sono circa 30.000 per gli organizzatori le persone che partecipano a Palermo al corteo per lo sciopero generale in solidarietà del popolo palestinese. Il corteo, partito dalla stazione centrale, si sta dirigendo a palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana. Tantissimi gli studenti. La manifestazione si sta svolgendo in modo pacifico. Ai lati delle strade decine di cittadini guardano i manifestanti e applaudono.

Hanno incrociato le braccia il 30% dei ferrovieri, il 30% in media del personale della scuola, il 33% dei lavoratori dell'appalto delle pulizie Coopservice del policlinico Giaccone. E ancora il 50% dei dipendenti dell'Eurospin di Carlentini (Siracusa), a Ragusa il 36% del personale Lidl e il 30% dell'Eurospin, a Catania il 30% dei dipendenti Lidl e il 25% dei lavoratori della vigilanza. A Palermo, alla Manelli, si sono fermati 50 lavoratori su 70". Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.

QUI CAGLIARI - Per il sindacato 'in 30mila' in piazza

LivornoIn migliaia a Cagliari per manifestare a sostegno della Flottilla e del popolo palestinese. "Siamo in 30mila", rivendica la Cgil, 15mila i manifestanti per la questura del capoluogo.
Nessuna tensione alla manifestazione partita da piazza Garibaldi e che ha attraversato le vie del centro sino al palazzo del Consiglio regionale. Bandiere di Fratelli d'Italia nel balcone della sede del partito della premier. E scatta la contestazione: cori contro Giorgia Meloni. Ed i vicepremier Matteo Salvini a Antonio Tajani. Slogan, ma niente di più.

Nel primo pomeriggio traffico ferroviario bloccato alle porte di Cagliari sino a quando i manifestanti non abbandoneranno i binari. È la decisione di Trenitalia dopo che un gruppo di partecipanti al corteo per Gaza ha invaso la stazione di Santa Gilla per una camminata sul tracciato ferroviario sino alla stazione centrale. Il traffico dei treni era già comunque bloccato o ridotto a causa dello sciopero generale.