Gente d'Italia

Bologna, già 8000 fime contro l’arrogante Albanese. Intanto lei offende Napoli: parte la causa

Si ribellano (giustamente) i bolognesi all'ennesima uscita pro Pal e pro Hamas del sindaco di Bologna Matteo Lepore e della sua amministrazione: il conferimento della cittadinanza onoraria (non ce n'era proprio bisogno...) a Francesca Albanese. Un atto di parte che non rappresenta la volontà di tutti, o almeno della maggioranza. Così è partita una raccolta firme online su change.org che ha superato quota 8.000, mentre il sindaco Lepore - probabilmente il peggiore primo cittadino mai visto sotto le Due Torri - afferma che la signora in questione è sì arrogante, ma merita ugualmente la cittadinanza: parole che lasciano esterrefatti.

Questa la motivazione del No.

"Riteniamo che la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese sia una avventata azione politica da parte della giunta comunale della nostra città e del nostro sindaco Matteo Lepore. Questo genere di riconoscimento dovrebbe unire, rappresentare un sentimento di unità della comunità e non essere l'ennesimo strumento di propaganda politica che segue l'onda di un perenne vuoto di contenuti per concentrarsi su toni estremisti ed istagrammabili. La sacrosanta solidarietà con le vittime del conflitto israelo-palestinese, la stigmatizzazione dei sorprusi e delle violenze, richiederebbero un approccio maturo, comprensivo di tutte le ragioni e dei torti, del contesto di orrore e paura che questi due popoli hanno creato e subito allo stesso tempo. La strumentalizzazione del dolore, l'apertura a distorsioni estremiste, che culminano con la cittadinanza a Francesca Albanese non rappresentano il sentimento di pace che la nostra città vorrebbe veicolare come propria immagine, non educano alla compresione di torti e ragioni, non innalzano la coscienza e la conoscenza collettiva verso una tragedia umana che merita rispetto e non utilizzo politico.

Per questo motivo vi chiediamo di firmare questa petizione, per ricordare alla giunta ed al sindaco di non sostituirsi alla propria cittadinanza sottolineando ancora una volta le divisioni invece di utilizzare il buon senso che Bologna richiede al suo primo cittadino. Ricordiamo a Lepore che è il sindaco di tutti e gli chiediamo di smettere di occuparsi di questa tragedia per la sua campagna elettorale permanente".

Ma perchè si conferisce la cittadinanza onoraria?

Dalla Treccani - "Cittadinanza onoraria, diritto di considerarsi cittadino di una città diversa da quella in cui si è nati: viene concessa in casi speciali a personaggi illustri o particolarmente benemeriti della città concedente".

Bene cosa ha fatto l'Albanese per meritarsi di diventare bolognese? Come ha scritto Massimo Gramellini sul 'Corriere della sera', definendola 'Marchesa del Grillo (Io so' io e voi non siete un c***o): "A forza di studiare la democrazia di Hamas, può darsi che Albanese – brevissimo estratto dell'articolo di Gramellini uscito un paio di giorni fa – abbia finito per ridisegnare i contorni di un concetto che noi analfabeti funzionali ci ricordavano un po’ meno elitario”.

Le parole di Amato

Ma anche parte della sinistra finalmente capisce che persona è. Ecco l'ex premier Giuliano Amato alla festa del Foglio sull'Albanese: "Dice le cose più infami e continua a circolare"

Da Napoli una class-action

(da 'Il Giornale' Francesca Galici) - "Questo è il primo genocidio in cui io vedo un moto popolare di sdegno, che si sta facendo massa critica e che scende nelle strade, lo dico pure a Milano, nel cuore della notte, in un giorno lavorativo… Milano non è Napoli, nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle 6", dice Albanese ai comici Daniele Tinti e Stefano Rapone durante il podcast Tintoria. Parole che non sono piaciute ai napoletani, che non si sarebbero mai aspettati di sentirle dire da una conterranea, visto che Albanese è originaria di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Angelo Pisani, storico avvocato di Maradona in Italia, ha fatto sapere che procederà con la class-action. "Una donna che semina discriminazione esercita una forma subdola di violenza", ha dichiarato l'avvocato, secondo il quale è indubbio che quelle parole rappresentino "una violenza inaccettabile contro i napoletani", che Pisani definisce "quasi una sorta di fobia sociale". Pisani ha dichiarato di voler agire "perché comprenda che cosa significa rispettare i napoletani e, soprattutto, rispettare la bandiera italiana e la Costituzione" e perché, ha aggiunto, "nessuno può permettersi di soffiare impunemente sul fuoco della guerra, oggi dobbiamo tuti impegnarci per favorire pace e dialogo".

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