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Accordo Ue-Mercosur, allarme di Confagricoltura: “Bilancio negativo per i produttori italiani”

(foto archivio depositphotos)

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, l'associazione che rappresenta la produzione agricola italiana, ha avvertito che l'accordo UE-Mercosur è molto controverso perché, sebbene porterà benefici a settori come il vino in Italia, danneggerà molti altri settori.
"Per noi di Confagricoltura, il Mercosur è un accordo controverso perché, se è vero che alcuni settori ne trarranno beneficio, come il vino, all'estremo opposto molti altri ne saranno gravemente danneggiati", ha dichiarato Giansanti all'ANSA a San Paolo.
Il leader italiano del settore è arrivato in Brasile nell'ambito della missione di alto livello del Commissario europeo per l'Agricoltura Christophe Hansen.
Con il patto UE-Mercosur, "i settori già sotto pressione a causa di accordi come quello con l'Ucraina o potenziali accordi come quelli in fase di conclusione con India e Thailandia – in particolare zucchero, pollame, riso e carne bovina – subiranno una pressione ancora maggiore in un mercato già condizionato da accordi precedenti e futuri", ha sottolineato Giansanti. "Ancora oggi il Mercosur non offre nemmeno le tutele che abbiamo richiesto per molti settori agricoli", ha aggiunto il rappresentante del settore agricolo italiano, che ha spiegato che, a differenza di quanto fatto con la Brexit, con uno stanziamento di 5 miliardi di euro all'epoca, "questa volta non ci sono risorse per gli agricoltori europei" e "la clausola di salvaguardia prevista sarà finanziata dal fondo di crisi della PAC", la politica agricola comune dell'UE.
Secondo Confagricoltura, inoltre, non esiste alcuna disposizione che garantisca il rispetto reciproco degli standard di produzione.
"Qui a San Paolo, visitando i mercati in questi giorni, abbiamo visto come il modello di vendita dei prodotti in Italia sia completamente illegale: formaggi venduti fuori dalla zona refrigerata, in molti luoghi senza confezionamento sottovuoto.
Le differenze di prezzo e i metodi di produzione sono altri temi chiave per il Mercosur", ha affermato Giansanti.
"A lungo termine, i produttori italiani ed europei rischiano di pagare il prezzo pieno per un accordo che potrebbe indubbiamente avvantaggiare il settore vitivinicolo e coloro che sono al di fuori dell'economia agricola, come l'industria", ha dichiarato il responsabile di Confagricoltura. "Ma è ingiusto che siano sempre gli agricoltori a pagare il conto, ed è per questo che Confagricoltura, che ha approvato accordi come quelli con Canada e Giappone, questa volta considera il bilancio negativo."
"Io", ha aggiunto Giansanti, "sono venuto qui per dimostrare in prima persona il numero di prodotti contraffatti attualmente sul mercato. Tra le altre cose, dovremmo verificare se alcuni prodotti attualmente protetti da denominazioni trarranno effettivamente beneficio dall'accordo Mercosur."
L'accordo è "attualmente in stallo", ha proseguito il presidente di Confagricoltura. "Auspichiamo che si possa giungere a una revisione a medio termine." "Si possono trovare molte opzioni, e la Presidente della Commissione ha gli strumenti per farlo; deve solo utilizzarli."

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