La corsa per la presidenza della Campania entra nel vivo e si conferma uno dei test politici più rilevanti dell’anno. Dopo dieci anni di governo, Vincenzo De Luca non può correre per un terzo mandato e la seconda regione d’Italia per popolazione si prepara a scegliere un nuovo equilibrio.

Il centrosinistra ha puntato su Roberto Fico, ex presidente della Camera e figura di riferimento del Movimento 5 Stelle. Una scelta sostenuta da Elly Schlein, benché una parte del PD avrebbe preferito un candidato più vicino alla tradizione amministrativa deluchiana.

Il centrodestra si presenta invece compatto con Edmondo Cirielli, parlamentare con oltre trent’anni di attività politica ed ex presidente della Provincia di Salerno. La coalizione lo descrive come un profilo istituzionale e radicato sul territorio, capace di garantire stabilità nella gestione dei principali dossier regionali.

Diversi analisti segnalano come il voto dei moderati potrebbe risultare decisivo: un’area nella quale Cirielli potrebbe beneficiare della sua esperienza amministrativa. Fico, dal canto suo, potrà contare sulla rete di consenso costruita negli anni da De Luca, ancora influente in molte parti della regione.

Il risultato avrà inevitabili ripercussioni nazionali: una vittoria del centrodestra in Campania segnerebbe un passaggio politico rilevante, mentre un arretramento del “campo largo” aprirebbe un nuovo confronto interno sulle strategie future.

Secondo molti, Cirielli potrebbe anche ribaltare i pronostici iniziali, che indicavano il centrosinistra in vantaggio di oltre dieci punti. Dopo un decennio di governo deluchiano, una parte dell’elettorato sembrerebbe guardare con interesse a un possibile cambio di guida.

La sfida mi piace descriverla come una lunga corsa ciclistica: Fico in testa nelle prime battute grazie al sostegno dell’alleanza larga; Cirielli che, forte della compattezza del centrodestra, ha progressivamente ridotto il distacco e ora punta al sorpasso finale. L’immagine è quella di un inseguitore che, con passo regolare, si avvicina al battistrada fino a portarsi ruota a ruota per l’allungo decisivo.

Prendendo spunto dalla celebre canzone “Il bandito e il campione” resa famosa dall’interpretazione di Francesco DeGregori, si potrebbe dire che, in questa fase della corsa elettorale, il “Girardengo” evocato nel brano sembri proprio Cirielli: “Vai Cirielli, vai: il Girardengo della canzone sei tu”. Un’immagine che restituisce il senso di una volata finale carica di attese, con un epilogo ancora tutto da scrivere.

Gerardo Petta- Zurigo