Gente d'Italia

Decimo anniversario della strage del Bataclan, 132 morti e oltre 350 feriti. Anche l’Italia ha pagato un duro prezzo

(Foto Ansa)

di ENRICO PIRONDINI

Sono passati dieci anni esatti da quell’indimenticabile 13 novembre 2015, tristemente noto come “La strage del Bataclan”, la sala concerti di Parigi dove hanno fatto irruzione gli jihadisti dell’Isis che con raffiche di mitra hanno ucciso 132 persone ferendone oltre 350. Molti altri non si sono più ripresi da quel terribile choc. Una carneficina senza precedenti. Un incubo durato cinque ore. Uno scenario seguito dalle tv senza dare spiegazioni. “Un orrore”, lo definì l’allora presidente Hollande dichiarando lo stato d’emergenza in tutto il Paese e la chiusura delle frontiere della Francia. Tutta Europa rimase sconvolta. Il 14 novembre la polizia entrò nel Bataclan, uccise i terroristi e liberò gli ostaggi. Trovate reti di fiancheggiatori in Francia e in Belgio.

Il prezzo pagato dall’Italia

Un morto e un ferito. Uccisa Valeria Solesin, 28 anni, veneziana, ricercatrice universitaria che viveva a Parigi da alcuni anni. È una delle novanta persone uccise dentro il Bataclan. E poi è rimasto ferito con 3 colpi di kalashnikov il giocatore di rugby Aristide Barraud, 26 anni, atleta professionista, giocatore di spicco del Mogliano in serie A, già nel giro della nazionale azzurra. Aristide ha fatto scudo alla sorella e ha rischiato di morire ferito a un polmone, alla coscia e al polpaccio sinistro. Oggi Barraud, 36 anni, vive a Venezia e dice: “Non ho più potuto andare in campo ma sono rinato come artista. Dall’ospedale vedevo il Centre Pompidou di Renzo Piano”. Ha aggiunto: “Mi sono messo a scrivere, oggi so cos’è l’arte e mi rendo conto che il mio approccio era artistico anche nello sport, da n.10, da mediano d’apertura”.

Convivere col terrore

La Francia ha imparato a convivere col terrore perché “il rischio zero non esiste”, come dicono il Capo dello Stato Macron e il presidente lepenista Bardella. Frase buona per ogni evento pronunciata anche dopo gli attentati islamisti e il furto al Louvre. Una cerimonia di 1h40’ ricorderà quel buio parigino e nella circostanza sarà istituito “Il giardino del 13 novembre”, una piazza commemorativa nel cuore di Parigi, a pochi passi dal Municipio. Un luogo della memoria che ricorda i sei siti colpiti dagli attacchi.

Exit mobile version