Gente d'Italia

Gattuso a La Russa: “Non solo fischi, ci auguravano la morte”

Gattuso (Depositphotos)

La spinta di un San Siro pieno (staccati oltre 66mila biglietti) per mettersi alle spalle le polemiche degli ultimi giorni e chiudere al meglio il girone di qualificazione dei Mondiali 2026, sfruttando la possibile vendetta sulla Norvegia per puntare già il mirino alle sfide dei playoff di marzo.

È con questo spirito che l'Italia si presenta alla sfida di domani contro Haaland e compagni, una gara che vale purtroppo poco o nulla per la classifica (vincere 9-0, unica chance per strappare il pass diretto per gli USA, sembra impossibile) ma che sarà l'ultimo test importante prima delle sfide decisive tra quattro mesi.

"Sarà una partita utile per capire a che livello siamo", ha spiegato il ct Gennaro Gattuso in conferenza stampa. Prima, però, il tecnico è voluto tornare su quanto accaduto a Chisinau, rispondendo anche al presidente del Senato Ignazio La Russa.

"Rispetto quello che dice La Russa ma non so dove fosse quella sera, sicuramente non era allo stadio e non l'ha vista nemmeno in tv - ha spiegato Gattuso -. C'era gente che augurava la morte, c'era gente che diceva che veniva a Coverciano, che dovevamo andare a lavorare. Sono d'accordo che i fischi vanno accettati ma non erano fischi, erano molto più gravi e non si potevamo accettare". Chiuso il capitolo Moldova, il ct azzurro ha puntato il mirino sulla Norvegia.

"Sappiamo cosa vogliono fare, sono bravi a tenere compatto il blocco difensivo e poi all'improvviso ti possono fare male. Il 9-0 in questo momento è impensabile, nel calcio mai dire mai ma bisogna guardare la realtà", le sue parole.

"Faccio i complimenti alla Norvegia, ha dimostrato grandissime qualità ed è meritato quello che hanno fatto. Domani ci giochiamo l'orgoglio contro una squadra che sei mesi fa ci ha messo in grande difficoltà. Dovremo usare bene la testa, ma vogliamo giocarcela". Non ci saranno Calafiori e Tonali, risparmiati il primo per un affaticamento e il secondo per il rischio diffida che potrebbe costringerlo a fargli saltare la semifinale dei playoff. A centrocampo, nonostante la diffida, ci sarà Frattesi dal 1' mentre in attacco è pronto Pio Esposito insieme a Retegui. "Non carichiamo a mille la partita di Pio, deve fare solo Pio domani. Non deve dimostrare niente a nessuno. Per l'età che ha, ha una maturità incredibile, ma domani deve fare solo quello che sa fare".

Inevitabilmente, però, lo sguardo si allunga già verso i playoff. A partire dal tema del possibile spostamento della giornata di Serie A per agevolare il lavoro del tecnico. "Possiamo farci poco. Il presidente ci lavora molto, miracoli solo una persona non può farli - ha commentato Gattuso -. Per noi è difficilissimo si spostino le partite. Speriamo ci diano 1-2 finestre per vedere i calciatori, ma spostare le partite per me è impossibile".

Allontanate invece le polemiche sul format delle qualificazioni: "Non voglio più parlarne, in Sudamerica mi stanno massacrando. Viviamo in un mondo in cui non si può dire niente, ormai non posso andare più da nessuna parte - ha detto ridendo -. Vorrei parlarne, ma è giusto che un giorno il presidente venga qui a fare una bella intervista perché c'è chi ne sa più di me".

Le critiche di La Russa

Svanite le ultime, minime, speranze di strappare il pass diretto per i Mondiali 2026, l'Italia si prepara alla sfida contro la Norvegia in un clima quantomeno particolare.

Un po' perché lo scontro diretto di domenica a San Siro si è trasformato in poco più di un'amichevole, importante solo in chiave ranking (che servirebbe in caso di qualificazione ai Mondiali nel sorteggio dei gironi per partire in prima fascia). Un po' perché restano gli strascichi di quanto successo durante la gara vinta contro la Moldavia.

La prestazione degli azzurri infatti non è piaciuta, usando un eufemismo, ai tifosi presenti a Chisinau. E a poco è servito che in campo sia arrivata la sesta vittoria di fila, perché le speranze erano diverse. Dopo i fischi durante la partita, la risposta del ct Gattuso non si è fatta attendere: "È una vergogna che ci dicano andate a lavorare, non lo accetto ma noi andiamo avanti".

"Non si può dire 'vergogna' a uno spettatore che fischia", la replica del presidente del Senato Ignazio La Russa. "Non voglio fare polemica. Gattuso ha ragione quando dice che in vista della speranza di andare ai Mondiali dobbiamo unirci e sostenere la nazionale. Ma anche i fischi degli spettatori possono essere uno stimolo finché non sono violenti", ha aggiunto. "Ho visto la partita, ma non voglio entrare in questo tipo di polemiche. Posso solo dire che ormai mi sembra tutto esagerato, si esagera tutto quanto", le parole invece dell'ex ct Dino Zoff all'ANSA. "Ha esagerato Gattuso oppure i tifosi con i cori? Sono esagerazioni sia dall'una che dall'altra parte, in questi casi non c'è mai chi ha torto e chi invece ha ragione", ha concluso.

Un clima che sarà quindi quantomeno particolare domenica, quando a San Siro arriveranno circa 60mila spettatori per riempire gli spalti. La scelta del Meazza per un match che si sperava potesse essere decisivo era ricaduta anche per il calore dello stadio milanese, nonostante non sempre negli ultimi anni sia andata benissimo (vedasi lo 0-0 contro la Svezia che portò all'eliminazione nei playoff Mondiali per il 2018). Ma Milano, quando arriva l'Italia, risponde sempre presente e anche stavolta San Siro si riempirà, tra l'altro per una prima volta visto che si giocherà nello stadio diventato ora di proprietà di Inter e Milan.

Gli azzurri intanto si sono allenati nel pomeriggio a Milanello, dove domani il ct Gattuso parlerà ai giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Norvegia.

Una gara per cui dovrebbero essere diversi i cambi nella formazione titolare, a partire dalla porta dove tornerà Donnarumma. Spazio poi a diversi interisti come Bastoni e Dimarco in difesa, Barella (squalificato contro la Moldavia) a centrocampo e Pio Esposito a far coppia con Retegui in attacco.

Servirà anche attenzione ai cartellini: i diffidati Cambiaso, Frattesi e Tonali, con un giallo, salterebbero infatti la semifinale dei playoff che l'Italia è già sicura di poter disputare in casa. Per la sede dell'eventuale finale, invece, dipenderà dal sorteggio del prossimo 20 novembre, in cui gli azzurri scopriranno il percorso per cercare di riportare l'Italia ai Mondiali dopo i due flop del 2018 e del 2022.

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