di SAUSAN KHALIL
ROMA – È previsto per oggi al consiglio di sicurezza dell’Onu il voto sulla bozza di risoluzione degli Stati Uniti voluta da Donald Trump su Gaza. Il piano prevede la creazione di una forza internazionale di stabilizzazione (ISF), presieduto dal presidente americano, che dovrebbe rimanere in vigore fino a dicembre 2027. Il suo compito sarebbe quello di disarmare gruppi armati, proteggere i civili e i corridoi umanitari.
Il piano di risoluzione però non trova il favore di Hamas, né tantomeno quello di Netanyahu. Il movimento islamista infatti, ha definito il piano di Trump “pericoloso” e attraverso una nota respinge l’intervento di qualsiasi forza internazionale perché comporterebbe una violazione della sovranità palestinese. Dal canto suo, il primo ministro israeliano si oppone con forza ad una soluzione che preveda due popoli e due stati. In un post su X, Netanyahu ha dichiarato: “La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio non è cambiata. Gaza verrà smobilitata e Hamas disarmata, nel modo più facile o nel modo più difficile. Non ho bisogno di rinforzi, tweet o prediche da nessuno”.
LA PROPOSTA DELLA RUSSIA
In attesa del voto alla risoluzione, la Russia mette sul tavolo una controproposta al piano di Washington. Nella bozza, visionata dalla Reuters, Mosca non sarebbe d’accordo con la presenza di Israele oltre la linea Gialla e non farebbe menzione nemmeno della smilitarizzazione della Striscia.
