ROMA – L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) ha presentato una denuncia contro il conduttore televisivo Enzo Iacchetti, accusandolo di aver “demonizzato Israele e il popolo ebraico” con le sue parole e il suo modo di esprimersi. Secondo l’associazione, Iacchetti avrebbe ribadito “pregiudizi che per millenni hanno alimentato l’antisemitismo”.
Nella nota si legge anche: “Speravamo che almeno le parole del Papa fossero prese sul serio. Ci sono temi sui quali lo show non può né iniziare né andare avanti”.
Negli ultimi mesi, Enzo Iacchetti è finito al centro di pesanti polemiche dopo diverse apparizioni televisive in cui, secondo l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), ha espresso posizioni fortemente critiche nei confronti dello Stato di Israele e del popolo ebraico. Il primo episodio che ha fatto esplodere la tensione è andato in onda durante una puntata del programma È sempre Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer: durante il dibattito su quanto avviene nella Striscia di Gaza e sui numeri delle vittime civili, si è acceso uno scontro tra Enzo Iacchetti e Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele.
Lo scontro verbale ha fatto il giro della rete e in tantissimi si sono schierati dalla parte del conduttore.
Ma la denuncia va ben oltre quell’episodio: secondo la bozza del documento firmato dall’UCEI, Iacchetti avrebbe più volte espresso posizioni forti, quasi belligeranti, verso lo Stato di Israele e il suo ruolo nel conflitto israelo-palestinese.
Particolarmente grave, agli occhi dell’UCEI, è un passaggio attribuito a Iacchetti quando commentando l’allarme lanciato dal Papa sul crescente antisemitismo, il comico avrebbe definito inesistente l’antisemitismo reale, accusando invece “gli stessi sionisti ebrei” di strumentalizzare l’accusa: “gli antisemiti sarebbero quelli che bollano come tali chi critica Israele”, la sua affermazione.
Ma non è tutto: nella denuncia viene citata una frase ancora più forte, secondo Ucei, “il sionismo controlla tutto il mondo, controlla l’America, controlla le banche. Le banche svizzere sono in mano ai sionisti ebrei”, che, secondo l’associazione richiamerebbe stereotipi antiebraici della propaganda nazista e teorie complottiste storiche.
