di ENRICO PIRONDINI
Accesa ad Olimpia in Grecia la fiaccola del Giochi invernali dí Milano Cortina, 6-22 febbraio 2026. La cerimonia di accensione si è svolta nel bosco sacro della antica Olimpia dove i Giochi sono nati quasi tre millenni fa; una cerimonia in Mondovisione che ha segnato l’inizio simbolico di ogni percorso Olimpico.
Davanti al tempio di Hera una sacerdotessa ha invocato il dio Apollo catturando i raggi del sole con uno specchio parabolico per accendere la fiamma, simbolo di purezza, pace e continuità eterna dello spirito Olimpico.
Il rituale è stato eseguito in onore dell’armonia tra l’umanità e la natura. Dopodiché la fiamma, posta in un’urna, è stata consegnata al primo tedoforo insieme ad un ramo di ulivo, simbolo di pace. La diretta Rai Sport è stata commentata (con sobria eleganza) da Auro Bulbarelli.
Il percorso della staffetta della torcia
Dopo il prologo in Grecia, la fiamma olimpica si dirigerà verso l’Italia, arrivando a Roma il 4 dicembre 2025 da dove comincerà il suo percorso attraverso l’Italia; mobilitati circa 10.000 tedofori.
La fiamma sarà a Napoli il giorno di Natale e darà il benvenuto al nuovo anno a Bari. Il 26 gennaio arriverà a Cortina per commemorare il 70 esimo anniversario della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali del 1956 tenutisi proprio nella famosa località alpina.
La staffetta culminerà a Milano dove la fiamma entrerà nello stadio di San Siro durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali (6 febbraio).
Un percorso italiano di 63 giorni
Il via ufficiale al viaggio italiano della fiamma sarà allo Stadio dei Marmi di Roma quindi toccherà in 63 giorni, con 10.001 tedofori, oltre 60 città sede di tappa, e tutte le 107 province del Paese e oltre 300 comuni.
Per l’Italia alla cerimonia ( al chiuso dopo 58 anni causa maltempo e sicurezza) sono intervenuti il ministro Abodi, Il presidente del CONI Lucano Buonfiglio e Giovanni Malagò.
Commovente il momento della esecuzione (ore 10.40) degli inni nazionali di Grecia e Italia, eseguiti dai giovani cantori della “Italian school di Atene”, tutti in piedi in religioso silenzio.
Alle 11 ha preso la parola Malagò in qualità di presidente del Comitato organizzatore dei Giochi; un discorso (molto applaudito) con cui ha ricordato le radici e i valori olimpici e l’impegno italiano.
