di SILVIA DI PASQUALE
La Corte di Appello di Bari ha assolto un uomo che era imputato per tentato sequestro di persona di una bambina di 5 anni a Bari. L’episodio risale al 2 gennaio 2025, quando il 36enne, incappucciato e in sella a una bici, aveva afferrato improvvisamente una bambina dalla manica del suo cappotto, cercando di tirarla a sé, per poi fuggire dopo le urla della mamma. Era stato arrestato in flagranza da una pattuglia dei carabinieri allertati dalle urla della mamma ed è rimasto in carcere fino a ieri, condannato in primo grado dal Tribunale di Bari alla pena di quattro anni di reclusione e al risarcimento danni in favore dei genitori della bambina.
Non voleva rapire bambina ma rubare borsello, assolto 36enne
Assistito dal suo avvocato, l’imputato ha ribadito davanti ai giudici di appello quello che aveva già dichiarato in primo grado, spiegando che quel gesto era stato un tentativo di furto. Secondo la Corte, che ha ritenuto credibile tale ricostruzione anche sulla base delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, “è del tutto assurdo ritenere che l’imputato abbia pensato di organizzare il sequestro di persona di una bambina che non conosceva, collocandosi a bordo di una bicicletta, percorrendo un’angusta via come quella ritratta nelle immagini, laddove è molto più probabile che, vedendo una madre con atteggiamento protettivo nei confronti della minore e con un borsello appeso al braccio e che penzolava lato strada, abbia inseguito madre e figlia al fine di compiere il furto del borsello”. I giudici lo hanno quindi assolto e ne hanno disposto la sua immediata scarcerazione.
