MADRID – La Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS) ha presentato il Barometro degli investimenti italiani a Madrid 2025, un rapporto elaborato da Analistas Financieros Internacionales (Afi) che analizza la presenza, l’evoluzione e le prospettive degli investimenti provenienti dall’Italia nella regione. L’evento si è svolto in collaborazione con Invest in Madrid e sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia in Spagna. Questo studio regionale si inserisce nella linea di lavoro avviata con il II Barometro sul clima e le prospettive degli investimenti italiani in Spagna, presentato lo scorso giugno. Secondo tale rapporto, l’Italia si consolida come il quinto maggiore investitore straniero in Spagna, con uno stock di investimenti che supera i 48 miliardi di euro, posizionandosi inoltre al sesto posto per flusso cumulativo di investimenti produttivi. Gli investimenti italiani hanno un impatto significativo in settori strategici, essendo il principale investitore straniero in attività di programmazione e trasmissione radiofonica e televisiva e contribuendo a oltre 107.400 posti di lavoro in Spagna. I dati del nuovo Barometro confermano che la Comunità di Madrid concentra il maggior volume di investimenti italiani in Spagna, con 26,8 miliardi di euro accumulati dal 1993, oltre il 70% del totale degli IDE italiani in Spagna e il 7% del totale dei flussi che riceve la capitale, rendendo l’Italia la quarta economia con i maggiori flussi accumulati di IDE a Madrid. Il rapporto evidenzia anche una crescente diversificazione settoriale degli investimenti italiani, anche se i settori dell’approvvigionamento di energia elettrica, gas e vapore, delle telecomunicazioni, delle attività di programmazione, radio e televisione, delle assicurazioni e fondi pensione e delle attività ausiliarie ai servizi finanziari concentrano l’86% del totale degli IDE italiani nella Comunità di Madrid. L’attività di investimento italiana contribuisce al mantenimento di 32.000 posti di lavoro a Madrid, di cui 22.590 corrispondono a posti di lavoro diretti. L’incontro, tenutosi a presso la sede del Dipartimento dell’Economia, delle Finanze e del Lavoro del Governo della Comunità di Madrid, ha riunito rappresentanti istituzionali e aziende italiane con una forte presenza nella regione. L’apertura ha visto gli interventi del Presidente della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna, Marco Pizzi, della prima Vicepresidente della Camera di Commercio, Industria e Servizi di Madrid, Eva Serrano, e del Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Spagna, Simona Battiloro, che hanno sottolineato l’importanza strategica delle relazioni economiche tra l’Italia e la regione di Madrid. Dopo il benvenuto istituzionale, María Romero, socio-direttore di Afi, ha presentato i risultati del Barometro, ponendo l’accento sull’evoluzione degli investimenti italiani a Madrid, caratterizzata da una forte volontà di espansione e consolidamento da parte del tessuto imprenditoriale italiano. L’evento è proseguito con la tavola rotonda “Madrid, destinazione di investimenti”, moderata dal direttore generale di Invest in Madrid, Luis Socías. A questo dibattito hanno partecipato Santiago Carolá (Italfarmaco), Carlos Morales (Finanzauto), Álvaro Arroyo (Iveco Group) e Alessandro di Salvo (Italtel España), che hanno condiviso la loro esperienza diretta nell’operare a Madrid. I partecipanti hanno sottolineato all’unanimità la competitività dell’ambiente madrileno, la sua capacità di attrarre talento e il suo ruolo emergente come polo industriale e tecnologico. La giornata si è conclusa con l’intervento del direttore generale dell’Economia e dell’Industria della Comunità di Madrid, Jaime Martínez Muñoz, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione regionale a promuovere gli investimenti stranieri e la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo imprenditoriale.
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