Sedentarietà, sovrappeso e cattive abitudini, come il fumo e il consumo di alcol.
Sono queste le principali minacce per la salute degli adolescenti italiani. Il 20% dei teenager tra i 15 e i 19 anni, infatti, non pratica mai alcuna forma di attività fisica o sport. Un comportamento scorretto che di solito inizia da giovanissimi per poi proseguire nel corso degli anni. Infatti, risulta sedentario oltre il 25% dei giovani ed è in sovrappeso il 19% dei bambini (il 9% è addirittura obeso), con un'incidenza superiore tra i maschi. Inoltre, il 10% dei giovani fuma e il 21% consuma alcol in modo eccessivo.
In questo scenario, per incentivare lo sport e più in generale la 'medicina dei sani' tra i giovani, da oltre un anno è attiva 'InFormaTeen', la campagna nazionale promossa da Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi) insieme al Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), la Figc (Federazione italiana giuoco calcio) e Poste Italiane, con il patrocinio del Ministero dello Sport e dei Giovani. La campagna ha previsto un portale web e un profilo TikTok. Su questi canali sono veicolati messaggi sui corretti stili di vita e i ragazzi hanno potuto trovare informazioni utili e certificate.
Sono stati poi organizzati webinar, attività sui social media ed eventi nelle piazze italiane. Hanno partecipato in qualità di testimonial l'ex portiere e campione del mondo e attuale Capo delegazione della Nazionale di calcio Gianluigi Buffon, il giornalista sportivo Rai Alessandro Antinelli, la campionessa mondiale di nuoto Simona Quadarella, l'allenatore Massimiliano Allegri e i calciatori azzurri Alessandro Buongiorno, Riccardo Calafiori e Mattia Zaccagni.
"Cancro, tumori del sangue e patologie cardio-vascolari sono tutte malattie la cui incidenza è in aumento - ha spiegato Francesco Cognetti, presidente di Foce -. Con la prevenzione primaria, e cioè l'abbandono di stili di vita scorretti, il 40% dei casi di cancro può essere prevenuto". "Gli stili di vita sono fondamentali per contrastare alla base le patologie cardio-cerebro-vascolari che colpiscono oltre 9 milioni di persone e che rappresentano la prima causa di morte sia negli uomini che nelle donne in Italia", ha aggiunto Ciro Indolfi, presidente della Federazione italiana di cardiologia.















