Il ministero degli Esteri russo sul proprio canale Telegram ha diffuso un video in cui si mostrano i rottami di uno dei droni presumibilmente diretti la notte tra il 28 e il 29 dicembre alla residenza di Putin nella regione di Novgorod.
Nel video un militare spiega che si tratta di un "drone ucraino "Chaklun-V", abbattuto durante l'attacco terroristico da parte del regime di Kiev". Il militare specifica che "portava 6 chili di esplosivo, con diverse componenti per arrecare danno".
Nel video, girato in un bosco innevato, vengono mostrate in dettaglio le varie componenti del drone, in particolare il chip di comando e la scheda Sim per il pilotaggio a distanza. L'operatore video si sofferma sulla parte anteriore del velivolo, pressoché intatta. Il militare, a volto coperto, si avvicina ai rottami e spiega che "dato il fatto che è stato colpito alla coda è rimasto intero, si tratta di un caso più unico che raro che resti intatta la testata". In un altro video pubblicato sul canale del ministero della Difesa il comandante di un equipaggio della difesa aerea descrive le operazioni che hanno permesso di respingere l'attacco il cui "obiettivo era una struttura protetta nel distretto di Valdai, nella regione di Novgorod".
Il ministero ha inoltre pubblicato una mappa che riporta le rotte e i luoghi di abbattimento dei 91 droni che sarebbero stati diretti alla residenza di Valdai, attraversando, da sud verso nord le regioni di Bryansk, Smolensk, Tver e Novgorod. Oltre la metà dei droni, secondo la mappa, sono stati abbattuti nella fase iniziale della rotta, 49 nella regione di Bryansk e uno nella regione di Smolensk.
Gli attacchi russi nella notte hanno ferito sei persone a Odessa, tra cui tre bambini, ha dichiarato l'amministrazione militare della città ucraina. "I droni hanno attaccato le infrastrutture residenziali, logistiche ed energetiche della nostra regione", ha affermato su Telegram il capo regionale dell'amministrazione militare di Odessa, Oleg Kiper. Due bambini di otto e 14 anni sono rimasti feriti nell'attacco, così come un neonato di sette mesi, ha dichiarato Sergiy Lysak, capo dell'amministrazione militare della città, in un altro post su Telegram.
"L'affermazione della Russia secondo cui l'Ucraina avrebbe recentemente preso di mira siti governativi chiave in Russia è una deliberata distrazione. Mosca mira a ostacolare i reali progressi verso la pace dell'Ucraina e dei suoi partner occidentali". Lo scrive su X l'Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas. "Nessuno dovrebbe accettare affermazioni infondate da parte dell'aggressore che ha preso di mira indiscriminatamente le infrastrutture e i civili ucraini dall'inizio della guerra", conclude Kallas.
Putin ai soldati, 'crediamo in voi e nella nostra vittoria'
Il presidente russo, Vladimir Putin, nel messaggio augurale di Capodanno si è rivolto in particolare ai soldati russi. "Mi congratulo con tutti i nostri soldati e comandanti per l'imminente Capodanno. Crediamo in voi e nella nostra vittoria", ha detto Putin. "Milioni di persone in tutta la Russia, ve lo assicuro, sono con voi in questa notte di Capodanno. Vi pensano, provano empatia per voi, sperano in voi. Siamo uniti nel nostro amore sincero, disinteressato e devoto per la Russia", ha dichiarato inoltre il presidente russo.
"Certo, ognuno di noi ha il proprio destino personale, speciale e unico, ma è inseparabile dal destino della nostra patria", ha detto Putin, citato dall'emittente Vesti. Il presidente ha osservato che la forza dell'unità del popolo russo "determina la sovranità e la sicurezza della patria, il suo sviluppo, il suo futuro".
Il Papa: 'Gli scenari di guerra continuano a sconvolgere il pianeta'
"L'anno che è passato è stato certamente segnato da eventi importanti: alcuni lieti, come il pellegrinaggio di tanti fedeli in occasione dell'Anno Santo; altri dolorosi, come la dipartita del compianto Papa Francesco e gli scenari di guerra che continuano a sconvolgere il pianeta. Alla sua conclusione, la Chiesa ci invita a mettere tutto davanti al Signore, affidandoci alla sua Provvidenza e chiedendogli che si rinnovino, in noi e attorno a noi, nei giorni a venire, i prodigi della sua grazia e della sua misericordia". Così papa Leone XIV nella catechesi dell'udienza generale in Piazza San Pietro, l'ultima del 2025.
"È in questa dinamica che si inserisce la tradizione del solenne canto del Te Deum, con cui stasera ringrazieremo il Signore per i benefici ricevuti", ha detto. "Ed è con questi atteggiamenti che oggi siamo chiamati a meditare su ciò che il Signore ha fatto per noi nell'anno passato, come pure a fare un onesto esame di coscienza, a valutare la nostra risposta ai suoi doni e chiedere perdono per tutti i momenti in cui non abbiamo saputo far tesoro delle sue ispirazioni e investire al meglio i talenti che ci ha affidato".
Merz nel discorso di Capodanno, 'non siamo pedine nelle mani delle grandi potenze'
"Non siamo vittime di circostanze esterne. Non siamo pedine nelle mani delle grandi potenze. Non abbiamo le mani legate" lo afferma nel suo primo discorso di fine anno il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. Che si è soffermato a lungo sulle questioni internazionali, ricordando come "per la quarta volta consecutiva, gli ucraini festeggeranno il Capodanno in condizioni estremamente difficili: molti di loro senza elettricità, sotto il fuoco dei razzi, nel timore per i propri amici e familiari". Ma il Kanzler ha sottolineato anche come "non si tratta di una guerra lontana che non ci riguarda.
Infatti, è sempre più evidente che l'attacco della Russia era ed è parte di un piano diretto contro l'intera Europa. Ogni giorno anche la Germania è vittima di sabotaggi, spionaggio e attacchi informatici".
Merz ha poi ribadito come "il nostro rapporto con gli Stati Uniti d'America, che per lungo tempo sono stati il garante affidabile della nostra sicurezza, sta cambiando" e ha insistito sulla necessita per l'Europa di essere in grado di difendere i propri interessi. Il compito del Governo federale per Merz è quello di "rinnovare le fondamenta della nostra libertà, della nostra sicurezza e del nostro benessere per i prossimi anni e forse decenni".
Il discorso sarà trasmesso integralmente questa sera a partire dalle 19.15.
