"Io non terrò in piedi il governo, questo deve essere chiaro. Quando arrivano i provvedimenti, se li condivido li voto, altrimenti no. Ma se domani chiedessero a me i voti che mancano alla maggioranza per tenere in piedi il governo, se li possono scordare. Per me, questo governo prima va a casa e meglio è, ed è solo una buona notizia”. Parole queste di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, oggi sul palco del Forum in Masseria intervistata da Bruno Vespa, chiarendo che la posizione “atlantista” di FdI è per “reggere l'Italia, non il governo: è in ballo la credibilità dell'Italia”. Del resto, “ci sono materie su cui non si fa cassa elettorale. Vedere Conte contro l'escalation militare... Quelle decisioni le prende Di Maio che è il suo ministro: ritirasse Di Maio e passasse all’opposizione, non è che si possono fare tutte le parti in commedia. Se non sei d'accordo col governo, assumitene la responsabilità”. E ribadisce: “Non è che il governo lo tengo in piedi io, eh? Questo l'ho detto con chiarezza. Si andrebbe ad elezioni? Magari...”. Rimanendo in ambito del Centrodestra, la Lega sta con il leader Matteo Salvini dopo la bufera sull’ipotizzato viaggio in Russia per incontrare Putin. Il Carroccio ha fatto sapere che i colloqui e le trattative di fra Putin, Macron e Scholz, fra Mosca, Parigi e Berlino, sono stati un segnale importante e positivo, sono stati la migliore risposta a una sinistra italiana guerrafondaia che riesce solo a parlare di armi e di guerra, attaccando chi lavora per la pace e il disarmo. E quindi la Lega si è detta dispiaciuta che l’Italia non sia stata coinvolta in questi importanti colloqui, la Lega continua a lavorare ad ogni livello per un cessate il fuoco che porti alla fine del conflitto.