L’edizione-di-Gente-d’Italia-che-denuncia-il-caso

Basta! Lo scriveva il nostro Direttore Mimmo Porpiglia, esattamente tre anni fa. Era il 9 maggio 2022 quando l'edizione in edicola di 'Gente d'Italia' (che vi riproponiamo in pdf) denunciava le manipolazioni di 'Ambasciatore e Comites di Montevideo' al fine di far chiudere il giornale in quanto "a loro non piace la linea editoriale". Per rinfrescare la memoria, l'ambasciatore (pro tempore) era Giovanni Iannuzzi mentre il Comites era ed è tuttora controllato da Aldo Lamorte. All'unisono, e mentendo spudoratamente, Iannuzzi e Lamorte chiedevano che non venissero assegnati a 'Gente d'Italia' i contributi per la stampa italiana all'estero che invece erano dovuti. La relazione di Iannuzzi e il parere non vincolante di Lamorte infatti - nonostante esprimessero giudizi antidemocratici, illegali supportati da evidentissime menzogne - sono stati invece accettati dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria, privando così l'editore dell'unico mezzo di sostentamento del giornale e costringendolo a sospendere a tempo indeterminato la versione cartacea. Ecco perchè il nostro Direttore diceva Basta! Perchè non ne poteva più di questa arroganza, prepotenza del potere basata sulla più che evidente e comprovata mendacità.
Ecco da quel giorno sono passati esattamente tre anni durante i quali le denunce, in tribunale, del nostro editore sono ancora lì: non sappiamo se coperte di polvere o qualcosa d'altro. Di sicuro lo Stato italiano finora si è reso complice di questo atto da codice penale architettato dalla coppia Iannuzzi-Lamorte, che aveva un solo uno scopo: farci tacere perchè la verità a loro non fa comodo. Ma la nostra voce è ancora qui, aspettando che finalmente venga fatta Giustizia.
Roberto Zanni (Condirettore)
La Redazione tutta