ROMA - Marco Peronaci è il nuovo ambasciatore d’Italia a Washington DC. La nomina è stata deliberata ieri dal Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. Peronaci succede all’ambasciatrice Mariangela Zappia, che nei giorni scorso aveva salutato ufficialmente la comunità italiana.
Marco Peronaci nasce a Pavia nel 1965. Si laurea cum laude in Scienze Politiche presso l’Università di Roma “La Sapienza” e, dopo aver conseguito un master in Relazioni Internazionali alla SIOI di Roma, nel 1988 entra in carriera diplomatica.
Nel dicembre 2022 è nominato rappresentante permanente al Consiglio Atlantico (NATO) con rango e titolo di ambasciatore.
In precedenza ha ricoperto incarichi a Roma, Bruxelles, Parigi, Tokyo e Kampala in Uganda, con accreditamento secondario anche in Ruanda e Burundi.
In particolare è stato ambasciatore in qualità di rappresentante italiano nel Comitato Politico e di Sicurezza dell’UE dal 2020 ala 2022; inviato speciale per la Brexit della Farnesina dal 2018 al 2020; portavoce e capo del Servizio per la Stampa e la Comunicazione istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal 2017 al 2018.
Fuori sede dal 2015 al 2017 come consigliere diplomatico del Ministro dell’Interno, Peronaci è stato ambasciatore in qualità di rappresentante permanente aggiunto presso l’Unione Europea a Bruxelles e presidente del Coreper prima parte durante il semestre di presidenza dell’Italia nel 2014 e dal 2009 al 2012 consigliere diplomatico del Ministro della Giustizia.
Al Ministero degli Affari Esteri a Roma ha lavorato in tre Direzioni Generali: Affari Politici, Personale e Amministrazione ed Emigrazione e Affari Sociali. All’estero, ha ricoperto incarichi di primo consigliere presso la Rappresentanza permanente presso l’UE a Bruxelles dal 2006 alo 2009 e, in precedenza, di consigliere e primo segretario rispettivamente presso le Ambasciate d’Italia a Parigi, dal 2002 al 2006, Tokyo, dal 1993 ala 1998, e Kampala, dal 1991 al 1993.
Parla inglese, francese, spagnolo e giapponese. È autore di saggi e pubblicazioni su temi di politica europea e asiatica.
Nel 2018 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana e nel 1998 ha ricevuto l’Ordine del Sacro Tesoro, Raggi dorati con Gran Collare del Giappone.