Si è aperto oggi a Foz do Iguaçu, in Brasile, il vertice dei presidenti del Mercosur, un appuntamento cruciale segnato però dalla mancata firma dell'atteso accordo commerciale con l'Unione Europea.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, padrone di casa e presidente di turno, ha accolto i suoi omologhi sudamericani - tra cui l'argentino Javier Milei e il neo-eletto uruguaiano Yamandú Orsi - in un clima di "frustrazione pragmatica".
Nonostante mesi di intense negoziazioni, la sigla dell'intesa è stata rinviata all'inizio del 2026 a causa delle forti resistenze interne europee, guidate principalmente da Francia e Italia sotto la pressione delle proteste agricole.
Il vertice si concentrerà ora sul consolidamento dei blocchi regionali e sul passaggio della presidenza pro-tempore al Paraguay.
Lula ha esortato i partner a mantenere la coesione, sottolineando che il documento è "tecnicamente pronto" e attende solo il via libera politico di Bruxelles.
Nel frattempo, i leader discuteranno di nuove strategie per diversificare i mercati verso l'Asia, qualora l'impasse con il Vecchio Continente dovesse prolungarsi ulteriormente.











