Eppur qualcosa si muoverebbe. Già, sembra che i 122 italiani bloccati all’estero (qui in Uruguay per la precisione) potrebbero essere presto imbarcati, destinazione BelPaese. Ma manca l’ufficialità. Insomma, siamo nel campo delle ipotesi, parliamo di voci di corridoio. Lo stesso ambasciatore Iannuzzi ha parlato di possibilità. Di certo l’interessamento che "La Gente d’Italia" e tutti i responsabili politici degli italiani nel mondo hanno mostrato verso il suddetto tema ha smosso le acque: le parole di rabbia che queste persone hanno dedicato alla Farnesina e ai rappresentati italiani in Sud-America, accusati di non occuparsi di loro (ma di altro…), hanno in qualche modo portato almeno al fatto che si parlasse del loro rientro. Noi, ovviamente, vigileremo affinché tutto possa essere svolto quanto prima e nella massima sicurezza. Cioè con i passeggeri messi nelle condizioni di rispettare come minimo il distanziamento sociale: non vorremmo assistere a scene di assembramento proprio all’interno di un volo organizzato dall’Italia. Sarebbe il colmo. Ma, ripetiamo, a oggi stiamo parlando di una supposizione, perché al momento non c’è nessuna certezza che questo rimpatrio avvenga. E la nostra speranza è che anche gli italiani fermi in Argentina possano tornare quanto prima in Italia (in questo caso però non ci sono neanche voci di corridoio che vanno verso questa direzione): sono tutti connazionali e il fatto che siano davvero vicino a noi anche fisicamente ce li fa sentire ancora più… conterranei. Ovviamente seguiremo tutti gli sviluppi legati ai rientri degli italiani in estero sia da Montevideo che da Buenos Aires. Ma non vi preoccupate, resteremo più che vigili anche sulla vicenda del nuovo consolato che tante polemiche ha e sta suscitando. Una curiosità: sapete da chi arriva la notizia che si starebbe pensando al rientro degli italiani qui a Montevideo? Da un sito molto vicino al sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo e dunque al Maie. Un sito che qualche anno fa scriveva "Ricardo Merlo va zittito, distrutto, cancellato" e che oggi invece ne magnifica le gesta rilanciando la bravura del sottosegretario e del Maie: notizie riprese sempre da agenzie di comunicazione del settore come l’Aise e Comunicazioneinform, tanto per fare un esempio. Un sito che non ammette contraddittori e cestina le richieste di precisazione e di risposte... in perfetto stile-Merlo...alla faccia della democrazia... In teoria, gli annunci dovrebbero arrivare da Roma, dalla Farnesina per la precisione, e non da un sito non istituzionale (almeno sulla carta). Ma va beh, forse l’ufficio stampa del ministero degli Esteri (con l’avallo del ministro Luigi Di Maio) preferisce delegare le comunicazioni del Sud-America direttamente a questo sito. Creando ancora più confusione. Ma quello che è più importante in questo momento riguarda il rientro dei nostri connazionali, da due mesi ‘lasciati al palo’. Speriamo che queste indiscrezioni non siano una semplice boutade. Ci auguriamo che torni un po’ di organizzazione (e perché no buon senso) dopo settimane di assoluto caos che sicuramente non hanno fatto bene all’immagine dell’italico governo.