Storico vertice a fine aprile tra le due Coree. Il leader del Nord, Kim Jong-Un, e il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, sono pronti a sedersi a un tavolo e parlare di "distensione". Intanto Pyongyang apre alla denuclearizzazione, dicendosi disposta a sospendere i test missilistici se riparte il negoziato con gli Usa. A renderlo noto è stato il consigliere per la Sicurezza Nazionale sudcoreano, Chung Eui-yong, al ritorno a Seul dopo il viaggio di due giorni a Pyongyang, in cui con una delegazione di altri nove funzionari è stato ricevuto per quattro ore a cena da Kim Jong-un e dai vertici nordcoreani. Secondo quanto riporta l'ufficio presidenziale di Seul, Pyongyang si è impegnata a non usare armi nucleari o convenzionali contro il Sud ed è disponibile al congelamento delle proprie attività missilistiche e nucleari durante i colloqui con gli Stati Uniti, se la sua sicurezza sarà garantita. Per ora di certo c'è il summit a fine aprile tra Kim e Moon nel villaggio di Panmunjom, al confine lungo il 38mo parallelo, per la riapertura della linea di comunicazione diretta. Si tratta del terzo vertice Nord-Sud, ma gli altri due risalgono al 2000 e 2007. Kim avrebbe aperto alla possibilità del dialogo con gli Stati Uniti durante l'incontro con la delegazione inviata al Nord da Moon. "Il presidente Kim ha detto che persino la denuclearizzazione potrebbe essere nell'agenda dei colloqui tra Corea del Nord e Stati Uniti", ha dichiarato Chung, citato dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il dittatore nordcoreano avrebbe anche dichiarato che la denuclearizzazione era tra i sogni del padre, alla guida della Corea del Nord dal 1994 fino alla morte, nel dicembre 2011.