La Casa Bianca di Donald Trump lavora ad un piano per la sicurezza delle scuole, che comprende anche la controversa proposta di fornire "severi addestramenti all'uso delle armi" a gruppi di insegnanti preposti ad una prima risposta in caso di sparatorie. E se nelle misure valutate dall'amministrazione c'è un sostegno formale ad una legge che aumenti i controlli, soprattutto per quanto riguarda la salute mentale di chi acquista le armi, nei fatti Donald Trump fa marcia indietro su una delle proposte circolate subito dopo la strage di Parkland, e da lui in un primo momento sostenuta, di alzare da 18 a 21 - come per alcolici e sigarette - l'età minima per comprare armi automatiche.

IL "PESO" DELLA LOBBY DELLE ARMI
Evidentemente ha pesato la netta opposizione della National Rifle Association, la potente lobby delle armi, a questa misura come ad ogni altra forma di controllo sulla vendita di armi. Invece la Casa Bianca sembra intenzionata a non dare ascolto alla National Education Association, il principale sindaco degli insegnanti americani, ed altri importanti gruppi del settore che ritengono l'idea di armare gli insegnanti inutile se non pericolosa. Il presidente ha comunque istituito una commissione federale per la sicurezza nelle scuole, presieduta la Betst Devos, che dovrà valutare le possibili soluzioni, compreso l'eventuale aumento dell'età minima. "Siamo impegnati a lavorare velocemente perché non c'e' tempo da perdere", ha detto il ministro dell'Istruzione.