"C'è, nel mondo, una grande richiesta di Italia: si avverte, ovunque, attrazione per l'arte, il paesaggio, la cultura, la fantasia, il cibo, la moda, la lingua, la musica, la letteratura d'Italia. L'immagine che del nostro Paese si ha all'estero è migliore - decisamente migliore - di quella che qui, in Patria, talvolta ci rappresentiamo. Voi italiani nel mondo, figli di emigrati o all'estero per motivi di lavoro o di studio, rappresentate autenticamente gli avamposti, i punti avanzati dell'amicizia tra l'Italia e gli altri Paesi. In Italia, siamo fieri di voi. Io tengo a esprimervi questo sentimento".

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio di saluto inviato in occasione della prima puntata della trasmissione quotidiana "L'Italia con voi", andata in onda da ieri, sul canale Rai Italia, e in streaming, su Rai Play.

Condotto da Monica Marangoni e con la partecipazione di Stefano Palatresi al pianoforte e di Gianni Ippoliti nelle vesti di "Dante Alighieri", il programma propone una formula originale e rinnovata con un'ora e mezzo ricca di ospiti e servizi dal mondo e dall'Italia. Per la prima puntata c'erano due ospiti d'eccezione: Renzo Arbore e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanese.

"Gli italiani nel mondo sono tanti" ha ricordato il Capo dello Stato nel suo messaggio televisivo. "In circa cento anni, tra il 1876 e il 1975, sono emigrati dall'Italia quasi 26 milioni di italiani. Si tratta davvero di una Nazione fuori dalla Nazione. Parliamo dei figli lontani, ai quali dalla madre Patria si guarda con ammirazione e con affetto particolari" ha poi proseguito l'inquilino del Colle.

"Per chi vive in Italia - ha detto ancora - è sempre motivo di orgoglio sapere che le comunità di origine italiana si sono guadagnate, nel tempo, rispetto, stima, considerazione e simpatia per l'impegno dimostrato nel Paese che li ospita, in tanti campi. Questi successi, naturalmente, non possono far smarrire il ricordo di storie di sofferenza e di privazioni, affrontate con determinazione e con coraggio dai tanti migranti che partirono verso un destino ignoto per porre le basi di una condizione di vita nuova e solida, che non gli era possibile in Patria".

"L'emigrazione italiana - ha aggiunto il Presidente della Repubblica Mattarella - ha spesso dimostrato di saper dare un'impronta determinante nei Paesi di approdo, in termini di idee, di energia, di creatività: dalla politica, all'economia, dalla cultura, all'arte. E le comunità italiane vanno particolarmente ringraziate per la cura con cui si occupano anche di tenere vive, in ogni parte del mondo, la cultura e la lingua italiana".