"In questo governo ce lo siamo detti dall'inizio. Ci sono cose su cui siamo d'accordo e cose su cui non siamo d'accordo. Lavoriamo su quelle su cui siamo d'accordo". Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio a Ortona. "Con 20 miliardi - ha aggiunto - ci costruisci in Italia 2.500 scuole con criteri antisismici e tante nuove Tav". "Non conviene insistere - ha proseguito - su temi su cui non siamo d'accordo, altrimenti mi devo convincere che si sta spingendo su un tema su cui non c'è accordo perché si vogliono creare tensioni nel governo. Non lo consiglio". E ancora: "Si chiede a italiani e europei di mettere 20 miliardi di euro per un buco che deve collegare gli italiani con i francesi da Torino a Lione, mentre ci sono italiani che non sono collegati con altri italiani sul territorio nazionale", ha aggiunto, ricordando che in Abruzzo "i cittadini impiegano anche sei ore per raggiungere Roma da Pescara". Finché ci sarà il movimento al governo alla fine la Tav non si farà. Il tema non è il ridimensionamento dell'opera. Se parliamo di ridimensionamento parliamo di una supercazzola.